Tares, a Lodi la terza stangata

Più cara la tassa rifiuti per i lodigiani. Con la nuova Tares aumenta il prelievo su famiglie e attività produttive. Lo ha stabilito il Broletto che ha fissato quanto si pagherà per raccolta dell’immondizia e altri servizi. Una manovra da oltre 7 milioni di euro, che prevede una quota destinata allo Stato. Il versamento del tributo scadrà 16 dicembre. Entro quella data i 35mila contribuenti di Lodi (di cui 4mila utenze non domestiche) dovranno effettuare il saldo.

Cittadini e aziende, che avevano già pagato una o due rate della vecchia Tarsu, ora si vedranno arrivare a casa bollettini maggiorati. Nel frattempo è infatti entrata in vigore la Tares, che copre oltre alle spese per la raccolta rifiuti una serie di altri servizi comunali. In più il tributo viene caricato di una tassa che è statale (pari a 30 centesimi a metro quadro per contribuente).

Un elenco di voci che rischia di far lievitare gli esborsi per i cittadini. «Noi abbiamo cercato di limitare gli squilibri e su questo gli uffici del municipio hanno compiuto un lavoro certosino – spiega l’assessore comunale Erika Bressani – ma il quadro è quello delle disposizioni di legge, che ci hanno imposto determinati criteri». Stando alle proiezioni finanziarie dell’ente locale, per una famiglia di due persone che vive in una casa di 70 metri quadrati il costo complessivo all’anno con la Tares aumenterà di 25 euro, mentre il rincaro sarà di 39 euro annui per una famiglia di 3 persone in una casa di 70 metri quadrati.

Nello specifico il piano finanziario della nuova Tares comprende 6 milioni 500mila euro per coprire le spese di raccolta rifiuti, 836mila euro per altri servizi comunali e 936mila per la tassa dello Stato. «Abbiamo stabilito anche una serie di sconti che saranno diretti ad alcune categorie di contribuenti – aggiunge l’assessore al bilancio Bressani – serviranno anche ad incentivare delle buone pratiche». Per queste misure il Comune di Lodi ha messo sul piatto circa 500mila euro, che verranno rimborsati ai contribuenti che potranno dimostrare di possedere alcuni requisiti. Queste somme dovranno essere dunque scontate successivamente al gettito Tares, perché verranno restituiti ai cittadini sulla base di precise certificazioni.

L’elenco delle agevolazioni è lungo e prevede tra gli altri uno sconto del 10 per cento per le utenze domestiche che dimostrano un taglio nella produzione dei rifiuti organici (come l’acquisto dei pannolini lavabili). Poi su aree scoperte operative (particolari depositi) una riduzione del 55 per cento; su mense aziendali un taglio del 10 per cento; 10 per cento di sconto anche per bar e pasticcerie; e 20 per cento per ristoranti, trattorie, pizzerie e pub. Infine delle agevolazioni sono state indicate anche per le famiglie numerose, con almeno 4 figli.

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