
n La Tac all’ospedale di Lodi funziona “a singhiozzo”. Nei mesi scorsi si era rotta ripetutamente (gli ultimi casi si sono registrati in estate), mentre ieri la causa del suo non funzionamento era una manutenzione ordinaria già programmata e comunicata a tutti gli operatori. L’apparecchiatura ha funzionato fino alle 10, poi sono intervenuti i tecnici e fino alle 16 è rimasta ferma. Un’altra interruzione avverrà la prossima settimana, quando verrà fatta una valutazione delle radiazioni emesse.
«Sono interventi che vengono fatti ogni 4-5 mesi - spiega il dottor Mario Orlandi, responsabile della Radiologia a Lodi -. Dalle 10 alle 16 la macchina è rimasta ferma. Per le urgenze sapevamo di poter contare sulle tac presenti negli ospedali di Codogno, Crema e Cremona, mentre se in questi centri non c’era posto si poteva valutare un’altra destinazione. D’altronde fino a quando ci sarà una sola tac in ospedale a Lodi ci saranno queste situazioni». Ieri mattina, quindi, quando l’82enne di Lodi è arrivato in ospedale con un grave trauma cranico e la necessità di fare una tac urgente per chiarire al più presto le lesioni interne causate dall’urto con l’ambulanza, la Tac non era disponibile ed è stato necessario quindi disporre un trasferimento urgente, con l’ambulanza, a un altro ospedale, in questo caso l’Humanitas di Rozzano. «La manuntenzione di ieri era programmata da tempo, ed era stata fatta una comunicazione scritta» conferma anche il primario di Radiologia Carlo Sabbia. La prossima settimana, come detto, è prevista una nuova interruzione del servizio per un controllo relativo alla valutazione delle radiazioni emesse dall’apparecchiatura. «Si tratta di interventi necessari per aumentare la sicurezza della macchina» conclude Orlandi.
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