Svanito l’effetto lockdown, i reati tornano a salire

Il rapporto del ministero dell’Interno sulla criminalità in Italia

Dall primo agosto 2021 al 31 luglio 2022 il totale dei delitti in Italia è pari a 2.116.479 reati. Il dato è in aumento rispetto all’anno di lockdown (1.875.039) ma più basso del 2018-2019 quando i reati furono circa 200mila in più (2.338.073).

È quanto emerge dal Dossier Viminale su un anno di attività del ministero dell’Interno, presentato dal ministro Luciana Lamorgese. Gli omicidi nell’ultimo anno sono stati 319 contro i 276 dell’anno prima e i 334 di due anni fa ma aumentano quelli attribuibili alla criminalità organizzata che sono 36 contro 13 un anno fa e 28 due anni fa. Le rapine sono 24.644 (contro 19.975 e 25.588 nei due anni precedenti) e i furti 902.014 contro 730.061 e 1.117.855 nel pre-pandemia.

Le persone denunciate in stato di arresto sono state 149.608 nell’ultimo anno contro 146.699 nel pieno del periodo Covid. Quelle denunciate a piede libero 632.647 contro 680.568.

CYBERSECURITY: DOSSIER VIMINALE, QUASI RADDOPPIATI GLI ATTACCHI

Da 4.938 nel 2020-21 a 8.814 nell’ultimo anno. Sono quasi raddoppiati gli attacchi rilevati alla sicurezza informatica dell’Italia nell’ultimo anno secondo il Dossier Viminale. Gli alert diramati riguardati la sicurezza informatica sono passati da 102.517 a 114.939. Il focus specifico sull’antiterrorismo (religioso, politico, eversione internazionale) del Viminale mostra che i contenuti web monitorati sono in aumento da 61.033 a 67.167 e i contenuti oscurati dalle autorità sono passate da 208 a 258.

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