Sull’operazione Esselunga il voto finale slitta a gennaio

Lodi, all’inizio del 2021 l’esame delle 39 osservazioni

Esame finale entro il termine di gennaio per l’operazione Esselunga. Dopo la presentazione delle 39 osservazioni al progetto dell’ex Consorzio agrario il passaggio in consiglio slitta all’inizio del 2021. Lo hanno confermato ieri le forze di maggioranza in Broletto, che in una nota congiunta hanno replicato alle polemiche dell’opposizione in aula e fatto il punto sui tempi dell’approvazione del piano per il nuovo supermercato dietro la stazione.

«Indicativamente entro gennaio l’iter giungerà a conclusione e le osservazioni saranno messe a disposizione della collettività, in primis ai componenti della commissione territorio, in seguito tutti i consiglieri avranno modo, opportunità e tempo per poterle visionare – sottolineano gli esponenti del centrodestra in commissione territorio, guidata dalla presidente Eleonora Ferri (Lega) -. L’invito è quello di non strumentalizzare ogni occasione per cercare di trovare spazi in cui insinuare la malafede di questa amministrazione, con il solo obiettivo di ricavarne visibilità». La replica della maggioranza è rivolta alle contestazioni dell’opposizione in blocco, che aveva accusato la giunta Casanova di scarsa trasparenza per aver negato l’accesso agli atti per le osservazioni presentate. «L’accesso richiesto in questo caso non è dovuto. Affermare il contrario è disinformare la cittadinanza, alimentando uno sterile spirito di critica all’impegno che i nostri gruppi consiliari, congiuntamente agli assessori stanno dedicando a questa trasformazione urbanistica, ritenendola un’opportunità estremamente vantaggiosa per la città – sostiene il centrodestra -. Semplicemente l’accesso agli atti è stato negato per una legittima opportunità procedurale, anche a favore delle stesse persone che hanno prodotto le osservazioni». L’iniziativa su 27mila metri quadrati di area dismessa di via Abate Anelli, prevede di costruire un supermercato di generi alimentari e non da 2.500 metri quadrati, in una struttura di 7.400 metri quadri in tutto, oltre all’edificio del dopolavoro, per altri 599 metri quadrati, da destinare a funzioni terziarie. Il progetto è già stato adottato in settembre dal Comune, a gennaio andrà in commissione e poi in aula per la proposta di approvazione. Le osservazioni presentate riguardano aspetti viabilistici, ambientali e occupazionali.

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