«Sul ponte di Lodi in media 900 veicoli all’ora e 98 autobus giornalieri»: commercianti e imprenditori chiedono al prefetto un intervento urgente per evitare la paralisi della città
La chiusura per sei mesi Lunga lettera delle associazioni di categoria a Garra
Lodi
La preoccupazione è enorme ed è tangibile. Perché le ricadute sono estese a tutto il tessuto produttivo della città e oltre, ma anche alla comunità e ai servizi ai cittadini.
Le associazioni di categoria - Confartigianato Imprese, Confcommercio, Asvicom e Unione Artigiani e Imprese - si muovono in modo congiunto e bussano alle porte del Prefetto di Lodi Davide Garra sulla vicenda dei lavori al ponte. Con la lettera, inviata alla luce della rilevanza dell’intervento e delle sue potenziali conseguenze economiche e sociali, le associazioni di categoria un autorevole interessamento del prefetto Garra «nella definizione delle modalità operative e temporali della realizzazione dell’opera», affinché «possano essere approfondite soluzioni organizzative e tecniche alternative o mitigative», in grado cioè «di contemperare le esigenze di sicurezza idrogeologica con la necessità di preservare la continuità delle attività produttive e dei servizi indispensabilità alla vita della comunità».
La richiesta di intervento è motivata dagli elementi acquisiti nel corso del Tavolo dell’Economia che si è tenuto ieri mattina, a partire dalla notizia della chiusura per 180 giorni da inizio marzo.
Una misura che, come dicono le associazioni di categoria, sarebbe particolarmente impattante non solo sul tessuto economico della città capoluogo, ma sull’intero sistema territoriale provinciale, anche a fronte del fatto che i dati di traffico condivisi nel corso della riunione parlano di circa 900 veicoli all’ora in media, di 98 autobus di trasporto pubblico giornalieri, di cui 86 in arrivo da altre province.
Le ripercussioni prevedibili quindi si stimano sia sulla viabilità generale, sia sulla regolarità del trasporto pubblico locale e sulla funzionalità di servizi essenziali, compreso il capitolo sicurezza ed emergenza. Con la chiusura del ponte storico, l’unico collegamento percorribile rimane quello della tangenziale di Lodi, esterna dunque al centro abitato, già congestionata nelle ore di punta.
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