Stop Equitalia, multe a rischio caos

Il presidente dell’Associazione comuni lodigiani:

«Da luglio si cambia, il territorio allo sbando».Ma si conta sull’ennesima proroga

Finisce (almeno in parte) l’era di Equitalia e i comuni lodigiani rischiano il caos. La denuncia arriva dal presidente dell’Associazione dei comuni lodigiani, il sindaco di Lodi Vecchio Giancarlo Cordoni, che ieri ha sollevato il problema e delineato un quadro tutt’altro che tranquillizzante. Sempre che – come spesso avviene nell’italico stivale – non spunti all’ultimo momento una soluzione tampone o una proroga.

Come stabilito dal Decreto Sviluppo i comuni non possono più avviare a Equitalia le pratiche di multe non pagate e di tributi non versati dal momento che, dal primo luglio, la società non potrà più occuparsi della loro riscossione. Il problema è che, nel Lodigiano così come in molte altre parti d’Italia, ad oggi non esiste un’alternativa a Equitalia.

«Equitalia ha già inviato una circolare ai comuni chiedendo di non inviare più i “ruoli” perché da luglio non sarà più autorizzata alla riscossione - ha detto Cordoni - nel frattempo sarebbero dovute nascere agenzie di riscossione partecipate dagli enti locali, anche a livello regionale, ma da noi (e in molte altre parti d’Italia, ndr) questo non è avvenuto. Di fronte a questo scenario i comuni sono allo sbando, anche perché Equitalia dà priorità alla riscossione degli importi più elevati, mentre talvolta arriva con ritardo sugli importi meno importanti e questo dal primo luglio rischia di creare una coda di multe e tributi non riscossi».

L’Acl ha già chiesto all’Anci (l’Associazione nazionale dei comuni) di proporre una proroga dell’affidamento a Equitalia. «È inevitabile – ha sottolineato Cordoni – perché altrimenti i comuni non sapranno a chi rivolgersi».

«In questa fase - hanno spiegato ieri da palazzo Broletto - per il Comune di Lodi non ci saranno disagi, perché lo stock di procedure di riscossione prossime alla scadenza dei termini di prescrizione è già stato smaltito, emettendo i ruoli e conferendo a Equitalia il mandato di riscossione coattiva. Ora si tratterà di capire se ci sarà un intervento legislativo per disciplinare ulteriormente la materia, intanto il Comune si è dotato degli strumenti per gestire autonomamente la riscossione, sino alla fase dell’ingiunzione di pagamento».

Anche i dipendenti di Equitalia attendono indicazioni. «Ufficialmente non abbiamo ricevuto notizie di proroghe - ha detto Anna Landoni, sindacalista della Fabi - sappiamo però che ci sono moltissimi comuni in difficoltà. Il quadro deve essere chiarito, anche perché Poste Italiane non può sostituirsi a Equitalia nella riscossione forzosa. In generale, nessun nuovo soggetto potrà agire in maniera diversa da Equitalia, perché questo settore è disciplinato dalla legge in maniera rigida. Il margine di discrezione è minimo, se non inesistente, anche se qualcuno per pura demagogia continua ad attaccare il modello Equitalia».

Lorenzo Rinaldi

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