Stavolta è ufficiale, il ponte di Lodi chiude: sei mesi di stop a partire dal prossimo 2 marzo

DOCCIA FREDDA Palazzo Broletto annuncia le date del maxicantiere in sponda sinistra per la realizzazione della nuova campata

Sei mesi di chiusura, a partire da inizio marzo. E quindi un totale di 180 giorni, ridotti rispetto ai 500 previsti inizialmente. È la doccia fredda sul maxi cantiere per la nuova campata del ponte storico cittadino, appena comunicata da Palazzo Broletto. L’aggiornamento è arrivato a margine del Tavolo dell’Economia convocato dal sindaco di Lodi Andrea Furegato, che si è tenuto in Comune questa mattina, con la partecipazione dell’assessore Manuela Minojetti, con delega a Commercio, Sicurezza e Polizia Locale, e delle associazioni di categoria per un aggiornamento sui lavori decisi da AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po - lungo il lato sinistro idraulico del tratto urbano del fiume

. Al sindaco Furegato il compito di illustrare la situazione attuale e le tappe del percorso di interlocuzione con AIPO portato avanti nei mesi, le «comprensibili» preoccupazioni emerse dall’analisi effettuata dai tecnici e dai consulenti del Comune sulle ricadute economiche e sociali che la chiusura del ponte, richiesta da AIPO per effettuare i lavori, potrebbe comportare durante la fase operativa, collocata sulla sponda sinistra.

Nel corso dell’incontro sono stati anche condivisi i primi elementi di stima sui costi accessori legati alla riorganizzazione di diversi servizi e anche le difficoltà incontrate e i limiti imposti all’amministrazione, in particolare sull’«impossibilità di presentare proposte progettuali alternative», in quanto già ampiamente oltrepassati i termini indicati nella sede competenze della Conferenza dei Servizi. Secondo le indicazioni pervenute di recente da AIPO, come ha comunicato il sindaco Furegato, «l’avvio del cantiere sarebbe previsto nella parte iniziale del mese di marzo del prossimo anno» e «le tempistiche di chiusura del ponte, grazie alle richieste e alle soluzioni propositive avanzate dal Comune di Lodi nel corso di una fase straordinaria di valutazione congiunta sull’operazione - richiesta espressamente dal sindaco di Lodi e positivamente presa in carico da AIPO - sono state significativamente ridotte dagli iniziali 500 a 180 giorni».

Un risultato però che non rappresenta «un punto di arrivo», perché si lavora ancora su vari fronti.

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