Spunta una slot a due passi dal centro

Tino Volpe, consigliere di Assolodi e titolare

dello spazio accanto al benzinaio, non conferma l’intenzione, ma i cittadini sono in allarme

Spunta l’ombra di una sala slot in corso Mazzini. I locali accanto al benzinaio, già sede dello Sport Market prima e di Videoplanet poi, potrebbero essere destinati a sala giochi.

La voce, che circola da giorni, è rimbalzata alle orecchie dei residenti della zona che si sono mossi in anticipo. Per scongiurare il pericolo di avere movimento di persone proprio sotto casa si sono rivolti ai loro amministratori di condominio. «Sono venuti da me a protestare preoccupati - commenta l’amministratore di uno dei palazzi Sergio Anni -, vogliono che prenda posizione per impedire che questa iniziativa prenda piede».

Una richiesta ufficiale in Comune non è stata ancora presentata, ma il proprietario del locale in questione Tino Volpe, titolare della Vt telematica, patron dell’azienda vitivinicola Poderi San Pietro di San Colombano e consigliere dell’associazione lodigiana degli industriali, taglia corto. «Non c’è nessun contratto - dice -, ho dato l’incarico ai miei collaboratori di occuparsene. Non so a che punto sono. Inizialmente volevamo cederlo alla comunità cinese per l’apertura di un “Kaefu”, una sorta di emporio orientale».

Il barista di fianco non ha sentito parlare di sale slot in zona, ma altri residenti si dicono preoccupati. «Noi vogliamo vivere in un quartiere tranquillo - sbottano -, non desideriamo proprio il via vai di gente che viene a giocare sotto casa. E poi il gioco rovina le persone». Il referente del Movimento no slot di Lodi Paolo Verdelli non ha intenzione di soprassedere: «I rumor su una sala slot in zona sono arrivati anche a me da parte dei residenti - commenta -. proprio di fronte al Caffè Move, il primo bar di Lodi che ha attaccato il nostro adesivo “no slot”. Adesso abbiamo costituito un’associazione a tutti gli effetti e ci muoveremo di conseguenza». «Sull’apertura il Comune non può fare nulla, ma ieri c’è stata una sentenza del Tar - aggiunge dal Movimento Luca Degano -. Una cosa che si può fare a livello comunale è limitare l'orario serale. C’è stata una sentenza in questi giorni. Il Tar ha dato ragione ad un Comune che voleva ridurre l’apertura del locale nelle ore notturne. Il sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini e in virtù di questa considerazione si possono adottare piccoli provvedimenti di questo tipo. C’è anche la legge regionale numero 8, approvata lo scorso autunno, la quale dice che è possibile evitare la pubblicità alle sale slot». Secondo Degano «una nuova sala slot a Lodi sarebbe un elemento molto negativo. In più - commenta - sarebbe anche in una posizione vicina al centro. Se fosse confermata sarebbe preoccupante. Abbiamo già una sala giochi in via Defendente e una in via Villani. È preoccupante, tanto più che leggendo l’ultimo rapporto dell’Asl sulle dipendenze, mi sono accorto che c’è un aumento, nel 2012, di 76 persone tra quelle prese in carico dal Sert. Mi sono allarmato anche leggendo che tra i nuovi utenti ci sono tre giovani tra i 20 e i 24 anni che soffrono di ludopatia. Una sala slot in più non ci aiuta sicuramente».

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