
«Sostengo Guerini nella corsa a Roma»
Colizzi si augura che Lodi abbia un suo uomo in Parlamento
n «Sosterremo il sindaco se decidesse di andare a Roma». La presa di posizione è del presidente del consiglio comunale di Lodi Giampaolo Colizzi, che ha aperto alla possibilità di una candidatura di Lorenzo Guerini in Parlamento. Per ora solo un’ipotesi, che però ha scatenato un ampio dibattito. «Credo e spero che il Pd lodigiano riuscirà ad avere un suo deputato - afferma Colizzi - per questo sono convinto che il sindaco del capoluogo, che ha riconosciute capacità come amministratore e politico, farà bene a riflettere sul suo destino. Se prendesse la decisione di correre per il Parlamento saremo dalla sua parte. Ci dispiacerebbe per la fine della legislatura in municipio, ma lo sosterremo se ci sarà un appoggio nazionale».
Rappresentante di una lista civica della maggioranza in Broletto, Colizzi è tornato sugli scenari politici futuri. «L’anno prossimo ci sarà un appuntamento elettorale, con le consultazioni politiche - dice - importante sarà capire come verrà riscritta la legge elettorale. Sulla base di questo aspetto verranno anche decise le candidature». Un passaggio che rischia di avere delle ricadute anche sulla città. «In questi mesi si è giustamente cercato di tenere sotto traccia il problema dell’orizzonte futuro - sottolinea il presidente del consiglio comunale - ma sono comunque emersi legittimi desideri di candidatura. Si tratta di aspirazioni personali di cui si è parlato anche nei giorni scorsi». I nomi su cui in molti scommettono per la poltrona di primo cittadino sono l’attuale vice sindaco Giuliana Cominetti, l’assessore alla cultura Andrea Ferrari e l’assessore all’ambiente Simone Uggetti, ma potrebbero spuntare anche altri esponenti. «Tutti sono convinti di poter presentare le loro credenziali in prima persona - aggiunge Colizzi - ma non bisogna dimenticare che in questi anni come centrosinistra abbiamo vinto perché c’è stata coesione e unità. E in questo quadro invece non mi pare facile organizzare delle primarie, ovvero una consultazione con gli elettori per selezionare il nome su cui puntare». Il rischio potrebbe quindi essere quello di dare vita ad una sfida che divide e crea pesanti divisioni. «Bisogna poi partire da un presupposto - ricorda Colizzi - questa legislatura in Comune è stata segnata da due eventi tragici, la morte dell’ex vice sindaco Mario Cremonesi e la scomparsa di Isa Veluti. Erano delle figure di riferimento, da una parte per la cultura riformista e dall’altra per il cattolicesimo militante. E avrebbero potuto anche raccogliere il testimone dell’era Guerini per proporre una guida del Broletto. Ora sul futuro ci vorranno dei personaggi che sapranno fare squadra e siano dotati di grandi doti di umiltà. Su questi aspetti ci sarà da discutere, come sugli elementi del programma».
Matteo Brunello
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