Smog, forse un super vertice a Lodi

Anche sul territorio si “rischia” una tavola rotonda per decidere come dare del filo da torcere allo smog. «Stiamo monitorando la situazione - afferma il presidente di palazzo San Cristoforo, Pietro Foroni -, che a Lodi non è così grave come a Milano. Se comunque la qualità dell’aria non dovesse migliorare prima della fine della settimana, allora convocheremo un summit con il comune di Lodi, ed estenderemo l’invito anche agli altri sindaci».

Proprio nella giornata di ieri, infatti, ci sono stati alcuni contatti tra il Broletto e palazzo San Cristoforo. In particolare, il primo cittadino, Lorenzo Guerini, è tornato a chiedere un coordinamento “dall’alto”: «Sul problema dell’eccessiva concentrazione in atmosfera di sostanze inquinanti l’amministrazione comunale mantiene alta l’attenzione - spiega Guerini -, con la consapevolezza, che deve essere ribadita anche in questa occasione, che i provvedimenti episodici e limitati ad aree ristrette non hanno alcuna efficacia e procurano solo disagio ai cittadini. È per questo che continuiamo a ritenere che Regione Lombardia debba svolgere un ruolo di forte coordinamento, dato che la questione ha una portata vasta. A proposito di coordinamento, il Comune di Lodi fa doverosamente riferimento alla Provincia, con la quale anche nella giornata odierna c’è stato un proficuo contatto: ho personalmente parlato del problema con il presidente Foroni - aggiunge il sindaco -, che ha manifestato l’intenzione di monitorare assiduamente la situazione e di promuovere prossimamente un incontro con gli enti locali».

La cappa di smog ha deciso di non abbandonare il Lodigiano per tutta la durata della scorsa settimana, la media giornaliera del valore registrato per le polveri sottili in quasi tutte le centraline di rilevazione è sempre stato al di sopra del valore limite di 50 microgrammi per metro cubo, la soglia fissata per legge. Il picco si è raggiunto giovedì alla centralina di Lodi in viale Vignati, quando il Pm10 è volato a 93 microgrammi per metro cubo. La stessa aria si è respirata naturalmente nella Bassa, dove i valori erano elevati.

Nel frattempo, però, la situazione non è migliorata.

L’Arpa aveva anticipato che nulla sarebbe cambiato anche per questa settimana, a causa dello scarso ricambio di aria e della nebbia, due condizioni considerate molto favorevoli all’accumulo di inquinanti.

Gr. Bo.

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