
La banda dei box è arrivata anche nel capoluogo. Sono più di quaranta infatti quelli scassinati in viale Italia nella notte fra lunedì e ieri, in due condomini di fronte al deposito Star e all’ex Lancia Svara. I ladri hanno allargato le fessure per guardare all’interno, ma solo in pochi casi hanno effettivamente aperto la porta in metallo per fare razzia, tagliandola con la stessa facilità con cui si apre una scatoletta di sardine. Nel bottino non sono finiti oggetti di valore, si parla di una macchina fotografica e attrezzi da lavoro di vario genere, mentre automobili, biciclette e moto sarebbero rimaste al loro posto. Già ieri l’amministratore condominiale ha fatto denuncia.
«Nessuno ha visto o sentito niente - spiega lo stesso amministratore, Paolo Sasso -, così solo questa mattina (ieri, ndr) i primi condomini usciti di casa per andare al lavoro si sono trovati davanti la brutta sorpresa. Più che altro le vittime provano rabbia e dispiacere nel vedere la loro proprietà violata dai delinquenti».
I furti sono avvenuti nella notte. Nel mirino sono finiti i palazzi al civico 103 e 105, anche se l’ingresso per le auto è unico al numero 105. I ladri hanno usato la solita tecnica, già “vista” nei giorni scorsi anche in altri comuni della provincia, alle porte del capoluogo e nel Sudmilano. Gli ultimi casi si sono registrati a Sordio (più di venti box aperti in poche notti), a Valera Fratta e a Melegnano, solo considerando i furti venuti alla luce.
Per prima cosa, quindi, i ladri sono entrati nel cortile scavalcando il cancello lungo viale Italia e poi hanno passato in rassegna i box, uno dopo l’altro, allargando leggermente con un cacciavite le feritoie per l’aria che si trovano nella parte superiore della porta in metallo. Poi, forse con una torcia, hanno guardato all’interno.
Nei box c’erano auto, moto e biciclette, che però i malviventi (come avvenuto già anche altrove) non sembrano aver toccato. A conti fatti, delle 41 porte manomesse, solo tre o quattro porte sono state aperte, facedo un taglio vicino alla serratura, e dall’interno sono spariti oggetti di scarso valore. Le vittime hanno chiamato subito l’amministratore, che è andato a controllare di persona cosa fosse successo e poi, dopo aver raccolto tutte le segnalazioni delle vittime, è andato a fare la denuncia alle forze dell’ordine.
«Sono stati aperti solo i box che avevano una sola serratura - precisa l’amministratore Paolo Sasso -, mentre in quelli con due i ladri si sono limitati a guardare dentro. La stessa cosa che era successa alcune settimane fa alla Muzza di Cornegliano in altri due condomini che amministro io, in via Bellini». Ora sono in corso le indagini per fare luce su questi episodi.
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