Siccità: «Prenderemo l'acqua da pozzi e cave»

Il governatore Fontana rassicura dopo il vertice di questa mattina in Regione ma in un mese il deficit è salito al 60 per cento. Lombardia in stato di emergenza per tutto l'anno

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana che ha presieduto questa mattina il Tavolo regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica, fa sapere che «la situazione di criticità ormai ha raggiunto livelli di allarme con un deficit di circa il 60% di accumulo delle acque, pari a oltre 2 miliardi di metri cubi di acqua. Tutti gli attori presenti, sia i gestori di bacino sia quelli idroelettrici, compresa Terna (gestore nazionale del sistema elettrico) hanno espresso la disponibilità a una gestione coordinata degli invasi alpini e dei laghi per fronteggiare la crisi idrica».

«Purtroppo – ha aggiunto il presidente Fontana – le scarsissime precipitazioni nevose, unite all’incremento della temperatura e allo scioglimento delle nevi, non hanno consentito di recuperare il deficit. A livello regionale, rispetto allo storico del periodo, siamo passati, nell’ultimo mese, da -42.3 per cento a -60 per cento. E al momento le previsioni non mostrano segnali incoraggianti. Fortunatamente la regolazione attuata mediante una politica cautelativa di limitazione delle erogazioni, proposta già a dicembre e richiesta formalmente a inizio febbraio, ha consentito di mantenere complessivamente le risorse stoccate nei laghi.Si è quindi deciso di proseguire con la gestione cautelativa della risorsa e prepararsi alla gestione delle acque nel corso della stagione irrigua. Verranno inoltre emanate direttive regionali per l’attivazione di licenze di attingimento da acque superficiali in condizioni di crisi idrica, nonché una disciplina specifica per concedere attingimenti di acque da cava. Sarà inoltre avviata una regolamentazione delle nuove concessioni di pozzi, sulla base della risorsa effettivamente disponibile».

Il presidente ha infine ricordato che il Governo, ha prorogato lo stato di emergenza per Regione Lombardia con la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2022, che sarà valido fino al 31 dicembre di quest’anno.

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