
Si tradì denunciando il furto dell’auto
Ecco come è stato preso l’ex direttore-rapinatore
Hanno agito con la loro auto e a volto scoperto. Due “ingenuità” che sono costate care agli autori della rapina avvenuta il 5 ottobre scorso in viale Piacenza. E a nulla è servito denunciare il furto dell’auto quello stesso giorno. Anzi, proprio quella mossa ha attirato su di loro l’attenzione della squadra mobile, permettendole di incastrarli. I due hanno agito soprattutto per bisogno di denaro. Il suocero infatti è un esodato, l’ex direttore invece è disoccupato. E hanno preso di mira il suo vecchio posto di lavoro non per motivi di rivalsa o “vendetta”, ma perché conoscevano alla perfezione come e quando gli incassi di giornata venivano portati in banca. Il colpo aveva fruttato circa 5mila euro. Ma ora per entrambi si sono aperte le porte del carcere. Oggi saranno interrogati dal gip.
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