Si avvicina la festa più amata dai piccoli: «Santa Lucia, fai finire il Covid»

Tante famiglie si recano nel duomo di Lodi per lasciare la letterina con i desideri dei bambini

Santa Lucia, una magia che unisce anche ai tempi del Covid. Tante, infatti, le famiglie che in occasione dell’Immacolata non hanno mancato il tradizionale appuntamento con la consegna delle letterine in Duomo. Ed anche un giorno di pioggia a Lodi si è colorato di speranza attraverso le parole scritte dal pugno dei bambini: desideri e promesse indelebili sui fogli di carta, imbustati nella cassetta delle lettere all’ingresso della chiesa dove la statua di Santa Lucia attendeva grandi e piccini. Ma quest’anno non solo giocattoli e dolciumi nei desideri dei bambini ma anche la possibilità di tornare a riunirsi in occasione del Natale:

«Cara Santa Lucia, la cosa che vorrei di più è che il Covid-19 finisca – ha scritto una bambina – e che si possa trascorrere il Natale tutti insieme». Poi, richieste di regali anche per mamma e papà, per nonna Rina e zia Grazia. Anche Filippo di Lodi spera che la pandemia possa finire: «Non so se ce la farai a portare i regali perché c’è il Coronavirus – ha scritto nella sua letterina insieme ai tanti disegni del fratellino Tommaso, che non sa ancora scrivere -. Mi auguro tu possa aiutarci a sconfiggerlo al più presto». Tante promesse per Chiara e il fratellino Nicolò che vogliono essere più ubbidienti con mamma, papà e i nonni, non litigare più ed impegnarsi a scuola.

Lego e colori per dipingere, invece, nella letterina di Gaia, sette anni di Livraga. Con mamma Cristina, papà Alessandro e la sorella maggiore Giorgia, ha imbucato addirittura due letterine: «Una solo per me – ha spiegato – e l’altra con tutti i regali per la mia famiglia». Quasi un migliaio le letterine imbucate fino ad oggi dai bimbi del Lodigiano, nell’attesa che la notte più lunga dell’anno possa finalmente avverare tutti i loro desideri. Tra queste, anche quella della piccola Sonia, 5 anni e mezzo, di Lodi che insieme alla mamma Camilla ha fatto visita a Santa Lucia: «Vorrei che mi portasse un libro – ci ha confidato la bimba – si chiama “Me la canti” e lo usiamo anche all’asilo per imparare le canzoni». E come da tradizione non mancherà il fieno per l’asinello e i biscotti per Santa Lucia: «Prepareremo il fieno sul balcone e un po’ d’acqua e qualche biscotto sul tavolo in cucina» ha raccontato sorridendo la sua mamma. Nonostante divieti e restrizioni che hanno annullato la tradizionale raccolta di giocattoli in Duomo, la solidarietà non è mancata da parte della comunità che ha potuto contribuire con un’offerta per i più bisognosi. «C’è stato grande rispetto per le regole imposte, sia da parte degli adulti che dei bambini – ha commentato monsignor Francesco Badaracco –. Tutti rigorosamente con la mascherina e attenendosi a distanziamenti e all’igiene delle mani, hanno potuto imbucare la propria letterina». E nell’aria, in piazza della Vittoria si è cominciata finalmente a respirare l’atmosfera di Natale grazie ad una tradizione, tra leggenda e fantasia che contagia da sempre adulti e bambini. In occasione di Santa Lucia, “Il Cittadino” propone uno speciale in edicola venerdì 11 dicembre, per rivivere insieme una tradizione sempre viva, con rubriche e interviste da leggere tutte d’un fiato.n

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