Si allontana l’ipotesi di passare in “arancione”

La Lombardia dovrebbe restare in zona rossa fino a Pasqua

Si allontana la speranza di passare la settimana prima di Pasqua in zona arancione. Rt stabile, ma incidenza ancora elevata e sopra i 250 casi ogni 100mila abitanti, parametro quest’ultimo particolarmente valorizzato nella revisione dei criteri di assegnazione delle zone di rischio, tanto da imporre il passaggio automatico in zona rossa. Lo ha confermato ieri il direttore generale Welfare di Regione Lombardia Giovanni Pavesi, durante l’audizione in commissione Sanità del Consiglio regionale. Il direttore generale, chiamato in audizione sulla campagna vaccinale, non è entrato nei dettagli. «Siamo in zona rossa fino a Pasqua, in questo momento abbiamo una stabilità dell’Rt ma non abbiamo elementi per poter dire che torniamo indietro in zona arancione». La settimana scorsa era stato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana a dare una labile speranza sottolineando come gli indicatori fossero migliori. Ma nelle ultime rilevazioni ci sono dati, in particolare quello sull’incidenza dei nuovi casi, che non hanno mostrato un segnale di miglioramento così marcato da pensare a una revisione della zona rossa già nella Cabina di regia nazionale di venerdì. E tuttavia, sui dati, non sarebbe la prima volta che le previsioni o gli auspici di Regione Lombardia sono poi disattese dalle decisioni del Ministero della Salute. Proprio quanto rileva Niccolò Carretta, consigliere regionale di Azione (gruppo misto): «Ho chiesto informazioni circa il cambio di colore, ma ad oggi i dati non danno certezze sebbene l’Rt si sia stabilizzato. Il dottor Pavesi ha confermato che saremo zona rossa fin dopo Pasqua, anche se credo che se i dati lo permettano, il passaggio in zona arancione sarebbe possibile. Quindi, come già accaduto in passato, mi aspetto che i fatti possano smentire le parole che arrivano dalla Regione».

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