La conferma dei 23 posti in meno alle elementari è arrivata ieri dal provveditorato. La notizia è stata annunciata, come preventivato, ai dirigenti, nel vertice delle 13 di ieri. I dati sono gli stessi che erano stati diffusi dalla Cisl venerdì scorso. Gli 830 posti chiesti dai dirigenti, che tra l’altro corrispondono alle cattedre dell’anno scolastico corrente sono stati ridotti a 807. «Ci avevano illuso - commenta il vice provveditore Giuseppe Sozzi -, facendoci credere che i posti sarebbero stati 818, ma poi ci hanno subito disillusi comunicandoci che sarebbero stati , invece, 807». Contro i numeri comunicati dal ministero non si può andare. «Noi - dice il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Giuseppe Bonelli - abbiamo applicato le norme. Abbiamo cercato come sempre di arrecare il minore dei mali possibili. Quando chiederemo l’organico di fatto, speriamo ci diano almeno una decina di posti in più per tornare agli 818 dei quali si parlava l’altro giorno».
«Le classi a tempo normale - spiega Sozzi - sono 110, 368 quelle a 40 ore. Siamo dopo Milano la provincia con il tempo scuola più alto. Le pluriclassi saranno 7, 3 a tempo pieno e 2 a tempo normale, ma non avremo più come si pensava prime da 37 e 34 alunni. Saranno tutte sotto i 30. In alcuni paesi saranno i comuni che dovranno far fronte alla copertura di alcune ore. A Brembio per esempio, l’amministrazione copre l’orario della mensa, lasciando agli insegnanti ore in più per la didattica. Gli insegnanti titolari in sovrannumero sono in tutto 7, ma saranno assegnati ad altre scuole o reintegrati in fase di organico di fatto».
Il primo e il secondo circolo perderanno, rispetto all’organico di diritto dello scorso anno 4 posti, mentre perderà 3 posti il terzo circolo e 2 il quarto. Due anche il Morzenti e il Collodi, due e mezzo Somaglia e Castiglione, mentre mezzo posto in meno avranno Zelo e Maleo. Tutte le altre scuole (Codogno, Tavazzano, Lodi Vecchio, Mulazzano, Borghetto, Massalengo e Livraga) perderanno un posto. «In fase di organico di fatto - commentano dal provveditorato - speriamo di recuperare 2 posti per il quarto circolo, uno per il primo, per il secondo, per Livraga, Massalengo e la Morzenti, mezzo posto per il terzo circolo, Borghetto, Mulazzano, Codogno e Somaglia. Ci saranno delle prime che partiranno con i moduli (uscita da scuola alle 13 circa), invece delle 40 ore (uscita alle 16.30) presenti dalla seconda alla quinta nella stessa scuola. Non abbiamo autorizzato, infatti, nessun tempo pieno in più rispetto a quelli già presenti quest’anno».
I sindacati sono in rivolta. L’Unicobas scuola di Lodi scenderà in piazza il 6 maggio insieme alla Flc Cgil. «È importante - spiegano i segretari Paolo Latella e Lucia Peloso - dare forza e compattezza al mondo del sindacato. Saremo in piazza Castello venerdì 6 maggio, alle ore 9. È più che mai indispensabile rimettere al centro del fronte sindacale il tema del lavoro e dello sviluppo. Bisogna eliminare il problema del precariato, solo nella scuola pubblica oggi c’è il rapporto un docente precario ogni quattro. È pura pazzia ed è un fatto drammaticamente pericoloso per una nazione continuare a fare a meno dei giovani. L’Italia ha fame di lavoro! Lavoro a 360 gradi».
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