Sedici case d’appuntamenti sparse in tutta l’Italia e a Milano un centralino che smistava le chiamate dei clienti. Il giro di prostituzione sventato dai carabinieri di Genova era gestito da un gruppo criminale cinese che aveva una ramificazione nella provincia di Lodi, tanto che le indagini hanno scovato una casa chiusa anche nella città del Barbarossa, nella zona del Borgo.Il racket della prostituzione orientale è stato scoperto a partire da una segnalazione avvenuta a Genova e dopo complesse indagini sono finite in manette tre persone: il boss dell'associazione e le due centraliniste. La prima casa chiusa scopeta grazie alla segnalazione era nel ponente di Genova, da lì i militari sono partiti per risalire alle altre, individuate a Perugia, Reggio Emilia, Como, Varese, Firenze, Padova, Vicenza, Verbania ed Ivrea.La struttura organizzativa messa in piedi dagli orientali non permetteva di gestire un ampio giro di prostituzione, il tutto partiva da un annuncio pubblicato sui giornali in cui era indicato un numero di telefono.
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