Scontrini e ricevute, giro di vite

Controlli sempre più mirati su attività e orari a rischio hanno portato a proposte di sequestro per 1,5 milioni di euro

«La guardia di finanza è un’istituzione dalla parte dei cittadini onesti e delle imprese che rispettano le regole»: vuole essere chiaro il colonnello Massimo Benassi, comandante provinciale della guardia di finanza di Lodi, nel presentare i dati dell’attività del 2014, che ha portato a un dato all’apparenza più elevato rispetto al passato: quello dell'irregolarità totale o parziale di scontrini e ricevute fiscali, salito ora al 55 per cento. «Questo non significa che il Lodigiano è il Far West - sottolinea il comandante - né che in generale non si emette uno scontrino su due. Semplicemente andiamo a controllare chi è sospetto, chi ci viene segnalato, chi dopo una cert’ora non fa le ricevute perché pensa che la Finanza non ci sia, e questo fa salire il dato». In 12 mesi, sono stati 2.300 i controlli su scontrini e ricevute, 2.978 quelli strumentali e su strada, 645 quelli fiscali.

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