Sciopero Astem, salta la raccolta

Disagi a macchia di leopardo nel Lodigiano per lo sciopero degli operatori della raccolta rifiuti. L’astensione dal lavoro nella giornata di martedì ha riguardato i dipendenti di Astem Gestioni, che aderiscono al contratto Federgasacqua. Adesione molto elevata allo sciopero tra gli “operativi”, cioè i dipendenti addetti alla raccolta rifiuti, più bassa (attorno al 50 per cento) per il personale impiegatizio. Per effetto dello sciopero sono stati numerosi i problemi riscontrati nei comuni in cui Astem Gestioni svolge il servizio di raccolta, talvolta anche a causa degli errori di comunicazione delle singole amministrazioni comunali, che non sempre hanno informato adeguatamente i cittadini.

Al lavoro 12 addetti su 70

I comuni coinvolti dallo sciopero (dove martedì erano in previsione turni di raccolta dei rifiuti o di pulizia) sono stati Lodi, Sant’Angelo Lodigiano, Paullo, Lodi Vecchio, Marudo, Galgagnano, Casalpusterlengo. «Avevamo 12 operatori su 70 su tutto il territorio – spiega Salvino Nupieri, presidente di Astem Gestioni -, i servizi essenziali sono stati comunque assicurati. È chiaro che alcuni ritiri non sono stati garantiti, ma certo non per negligenza: si tratta dei normali effetti di uno sciopero».

La mappa dei disservizi

A Lodi è rimasto chiuso il centro comunale di conferimento rifiuti, inoltre è stato sospeso il servizio di spazzamento e di svuotamento dei cestini. A Casale si sono riscontrati problemi significativi in zona Ducatona: né l’umido, né la carta sono stato raccolti e ieri mattina erano ancora per la strada. La popolazione probabilmente non è stata avvisata a dovere (un compito che spettava al Comune) e proprio a causa di ciò anche ieri non era chiaro quando sarebbero stati recuperati i rifiuti non raccolti. A Lodi Vecchio è stato raccolto il secco, mentre è rimasto per strada l’umido. «Abbiamo avvisato tramite volantini - spiega il sindaco Giancarlo Cordoni -, la porzione umida non raccolta verrà ritirata in occasione del prossimo passaggio». Problemi si sono riscontrati anche a Sant’Angelo, dove il servizio è suddiviso in due maxi aree: nella zona del centro martedì non è stato raccolto l’umido. «Siamo intervenuti con i dipendenti comunali nei casi più critici - afferma Crespi - negli altri punti invece i rifiuti sono rimasti per strada. Purtroppo a fronte di uno sciopero non abbiamo potuto fare altro».

Priorità ai servizi urgenti

Astem Gestioni ieri ha spiegato che, a fronte di un numero di uomini disponibili ridotto all’osso, si è cercato di privilegiare i servizi più urgenti: sono stati ritirati i rifiuti per i quali si prevede un solo turno di raccolta settimanale e si è data priorità al secco, nel quale confluiscono anche i pannolini dei bambini oppure i pannoloni degli invalidi e degli anziani allettati. Inoltre, a fronte di uno sciopero, la legge impedisce alle aziende di far ricorso a prestazione di terzi: non è possibile dunque sostituire il personale che aderisce allo sciopero con operatori di altre aziende.

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