Scalzo e alterato in Popolare,

viene bloccato dalla vigilanza

Insolito fuoriprogramma ieri mattina alla sede della Banca Popolare di Lodi di via Cavour, in pieno centro storico. Intorno alle 10, infatti, un uomo scalzo e visibilmente alterato è entrato di gran carriera nella filiale, con in mano una bottiglia, e si è diretto verso gli uffici che si trovano ai piani superiori, cercando di imboccare la scala vicino all’ingresso. Ma è stato fermato dalla vigilanza e poi accompagnato in questura da una volante della polizia, intervenuta sul posto su segnalazione dei dirigenti della banca stessa.

Così si è scoperto che l’uomo non era né ubriaco (anche se aveva bevuto) né animato da cattive intenzioni. Si trattava infatti di una persona con problemi psichici, forse accentuati dal caldo di questi giorni. Fatto sta che ha seminato scompiglio nella centralissima filiale (ex sede centrale dell’istituto lodigiano) creando un certo allarme anche nei clienti presenti in quel momento.

L’uomo, come detto, era scalzo e in mano aveva una bottiglia di vetro. Non è entrato nello spazio con gli sportelli dedicati ai clienti, ma una volta oltrepassata la porta principale (davanti alla quale non c’era la guardia giurata) si è diretto subito verso destra, cercando di salire ai piani superiori dove si trovano gli uffici. Nessuno lo conosceva, e il suo atteggiamento “stravagante” ha spinto la vigilanza a fermarlo dopo pochi metri. Era molto agitato, ma comunque non ha opposto resistenza alla guardia.

Per gestire la situazione è stato contattato il vicedirettore, che è sceso all’ingresso per calmare l’uomo, apparso visibilmente alterato, e capire cosa stesse succedendo. Poi è intervenuta la questura, che ha mandato sul posto due volanti. La presenza delle forze dell’ordine non è certo passata inosservata, per di più in un giorno di mercato con centinaia di persone che affollavano il centro storico.

In ogni caso è stato appurato che l’uomo, residente fuori Lodi, non aveva commesso nessun reato. Aveva solo avuto un comportamento insolito che aveva insospettito la vigilanza. Era già in cura presso dei servizi specializzati e così, dopo averlo identificato, è stato affidato dai poliziotti ai servizi sociali e all’Asl.

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