Scala mobile e viabilità, un’odissea quotidiana per entrare in ospedale

Sul «Cittadino» in edicola sabato un approfondimento, in vista la valutazione dei posteggi e nuove misure con il nuovo piano urbano della mobilità sostenibile

Ancora proteste per la scala mobile del padiglione d’accoglienza dell’ospedale Maggiore che è ferma.

«Questa - commenta un lettore del «Cittadino» - è la situazione scandalosa della scala mobile in salita dell’ospedale . Sono già più di 10 giorni che la gente è obbligata a fare la fila per prendere l’ascensore».

Le proteste per la scala mobile dell’ospedale di Lodi sono continue. Del resto ogni giorno accedono all’ospedale per viste ed esami, anche per trovare amici e parenti ricoverati, decine di persone: l’ascensore bloccato causa lunghe code davanti all’ascensore. La scala mobile è stata prodotta in Cina e il pezzo di ricambio che è atteso deve arrivare dall’estero. L’Asst ha fatto affiggere un cartello che indica alle persone che non faticano a deambulare, la possibilità di bypassare la coda davanti agli ascensori prendendo le scale normali esterne che portano di fianco alla farmacia (l’accesso è guardando l’ingresso, a sinistra).

La storia della scala mobile dell’ospedale è travagliata. L’impianto, infatti, era rimasto sotto sequestro e poi fermo per oltre un anno perché un bambino era rimasto con il piede incastrato nell’ingranaggio, a causa di un laccio della scarpa.

Al bambino di 5 anni erano state amputate 4 dita di un piede. Era il 2014. Diverse anche successivamente erano state le cadute degli anziani dall’impianto e la richiesta di risarcimenti. La scala, inizialmente aveva un movimento continuo e una velocità giudicata nel tempo eccessiva. Per questo sono stati poi introdotte due variazioni: il fermo dell’impianto quando non viene utilizzato e il rallentamento del movimento.

In molti hanno invocato in questi anni anche l’introduzione di una rampa normale vicino a una delle due per avere un’alternativa in caso di guasto, ma i tecnici hanno valutato l’assenza delle volumetrie necessarie.

Sul «Cittadino» di domani un approfondimento sulla mobilità e la viabilità in zona ospedale

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