Sarà difficile arrivare a una conciliazione

La scrivente Organizzazione Sindacale, in merito alla riunione del Consiglio Comunale di Lodi di giovedì 23 gennaio 2014, sul tema della trasformazione in Fondazione dell’ASP S.Chiara e l’approvazione del relativo Statuto, esprime profonda amarezza per le gravi affermazioni del Presidente di S.Chiara Bertoli, che ha accusato i delegati della RSU ed i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di aver fornito informazioni distorte ai lavoratori, con intenti strumentali. Tanto più che nella tarda mattinata dello stesso 23 gennaio, questa O.S., in Prefettura con Cisl e Uil, per il tentativo di conciliazione, aveva espresso chiare parole di riprovazione e la propria dissociazione nei confronti di dichiarazioni circolate anche sulla stampa circa presunti interessi personali di amministratori e politici locali in merito alla vicenda S.Chiara, proprio con l’intento di riavvicinare le Parti, ed insieme alle altre Organizzazioni Sindacali presenti alla riunione, aveva accettato la sospensione del tentativo di conciliazione richiesta dal Sindaco ed il suo rinvio a martedì prossimo, cioè dopo il Consiglio Comunale del 23, con l’auspicio che dal Consiglio Comunale uscisse qualche elemento che permettesse di riaprire il dialogo. Oltretutto è noto al Sindaco, al Presidente ed ai lavoratori di S. Chiara che questa Organizzazione Sindacale ha chiaramente espresso, in tutte le assemblee tenutesi coi lavoratori, anche in presenza dei vertici istituzionali, la propria posizione in merito al mantenimento in ambito pubblico di S.Chiara, non nascondendo le proprie perplessità anche sul mantenimento dello status di ASP, con le modifiche dettate dalla Regione, ma chiarendo in ogni passaggio che la posizione della Cgil sarebbe stata costruita attraverso l’interlocuzione coi lavoratori e con le altre OO.SS. che all’interno di S.Chiara li rappresentano. Inoltre è sbagliata l’affermazione, da parte del Sindaco, che la Rsu abbia dato, nel recente passato, la propria disponibilità ad accettare la trasformazione in Fondazione; la disponibilità che la RSU aveva dato, fin dalla prima interlocuzione con l’ex Sindaco Guerini, era relativa alla possibilità di trovare una soluzione che fosse condivisa dai lavoratori e permettesse di mantenere diritti e salario dei dipendenti pubblici, anche con forme diverse dall’ASP, qualora approfondimenti giuridici in materia l’avessero reso possibile. Stando così le cose, crediamo sia estremamente complicato, se non impossibile, che nella riunione di martedì prossimo presso la Prefettura si possa arrivare ad una conciliazione.

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