
SANTO STEFANO Grana viabilità, una levata di scudi contro il progetto della Provincia
Lodi vuole allargare la strada del Chiavicone, il paese chiede una bretella
Gli abitanti del Chiavicone dicono “no” al progetto della Provincia di Lodi: dal sindaco Marinella Testolina l’impegno a richiedere all’ente provinciale la previsione di una mini-bretella svuota-traffico nel Ptcp. A convincere i cittadini non è bastato l’intervento del funzionario di Palazzo San Cristoforo, giunto venerdì sera a Santo Stefano Lodigiano per illustrare l’allargamento della strada provinciale che attraversa il Chiavicone e la creazione di una ciclabile che avrebbe dovuto mettere in sicurezza il tratto urbano della frazione. Nel corso di un’accalorata assemblea pubblica tenutasi al centro polivalente di via Forni, infatti, i residenti hanno ribadito l’inutilità, a loro avviso, dell’opera. «Soldi buttati» hanno detto, chiedendo a gran voce di riconsiderare il progetto di una “bretella” di collegamento tra la provinciale 116 e la provinciale 145, l’unica in grado di alleggerire il traffico pesante che ogni giorno lambisce le abitazioni di chi qui ci vive. Con il rischio, al momento d’immettersi sulla via, di essere investiti. La richiesta della mini-bretella è sostenuta dai gruppi di opposizione di Santo Stefano Lodigiano e si era materializzata nei giorni scorsi in una petizione presentata in Comune, con cui la cittadinanza respingeva già l’ipotesi messa in campo dalla Provincia e spiegata nel dettaglio dal funzionario venerdì sera.
Il progetto fatto a Lodi prevedrebbe l’ampliamento della carreggiata di 2 metri, portandola da 4 a 6. E l’inserimento di un marciapiedi, con funzione di ciclopedonale, per un tratto di 500 metri e con una larghezza variabile da 1.5 a 2.5 metri. Un intervento, ha spiegato il funzionario, necessario per mettere in sicurezza e prima ancora a norma l’arteria stradale. Ma contro il quale si è schierata l’intera frazione. Secondo i residenti l’ipotesi di allargare la carreggiata non farebbe che incoraggiare di più ancora automobilisti e autotrasportatori a premere sull’acceleratore, diminuendo anziché aumentando la sicurezza.
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