Sant’Angelo, incendi e danneggiamenti alle case popolari: «È ora di intervenire»

L’amministrazione chiede aiuto al prefetto ma c’è chi dice: «Il Comune deve fare di più»

La premessa del sindaco Maurizio Villa è che «l’attenzione da parte delle forze dell’ordine è massima, come ci è stato testimoniato anche nell’ultimo incontro con la Prefettura dedicato alla città di Sant’Angelo». Sul nuovo episodio che fa riaccendere i riflettori sull’ex complesso Gescal di via Polli e Daccò, il doppio incendio della sera di Pasquetta, il primo cittadino ribadisce come la titolarità dell’area sia privata e che un intervento diretto dell’ente non sia possibile. «Quando il privato interverrà con la posa del sistema di videosorveglianza, noi vigileremo sulle immagini: non c’è nessuna reticenza in tal senso e le immagini sarebbero utili anche alle forze dell’ordine. Ma bisogna fare attenzione a non amplificare gli episodi oltre quello che effettivamente sono». A intervenire sulla vicenda anche Giuseppe Carlin, capogruppo in aula di Sant’Angelo Nostra (in maggioranza) «Ho avuto modo di toccare con mano l’esasperazione e il disagio di tante persone, anche anziane, che si sono trovate a dover lasciare le proprie case nella notte - rimarca Carlin - : persone che si sentono tradite e abbandonate da tutta l’amministrazione. So che è stato presentato un protocollo anti-degrado da Aler e chiederò con un’interpellanza che fine ha fatto, perché oggi dobbiamo dare risposte. Anche perché la rabbia sociale può esplodere».

Sulla vicenda interviene anche il capogruppo di Voltiamo Pagina Omar Damiani. Dopo quanto accaduto nella serata di lunedì alle ex Gescal in via Polli e Daccò, è arrivata la presa di posizione del consigliere di opposizione. Una situazione sicurezza però che secondo Damiani non riguarda solamente quell’area. «I fatti ci stanno dando ragione – commenta -. Da mesi denunciamo il fatto che le videocamere, installate ma che non si sa se vengano monitorate, e il personale ancora carente generino situazioni di pericolo a macchia di leopardo e comunque diffuse. Ogni volta è un rivolgersi a prefetto e forze dell’ordine. E va benissimo, ma il Comune cos’ha fatto? Quale la prevenzione?».

Il doppio rogo di lunedì sera non è che solamente la punta dell’iceberg di una serie di problematiche nell’area di via Polli e Daccò. Come spiegato dallo stesso direttore generale di Aler Pavia-Lodi, Matteo Papagni, l’impegno per un piano utile ad eliminare le numerose criticità c’è. Situazioni di degrado e difficoltà su cui è già intervenuta più volte l’azienda, andando a riparare danni e rotture causate da vandalismi ed incendi. E proprio qualcosa di simile a quanto accaduto nella serata di lunedì è avvenuto nell’agosto scorso. All’alba del 2 agosto numerosi residenti scesero per strada a seguito del forte odore di bruciato e del fumo che usciva da uno scantinato. Sul posto si erano subito portati anche in quell’occasione i vigili del fuoco . A fine dicembre una donna, andando a visitare un parente, si era trovata nell’atrio vetri a terra, frutto della distruzione delle vetrate che dividono i giardini dall’ingresso della palazzina, e anche una serie di cassette postali completamente divelte. Danni a cui aveva posto subito rimedio Aler, con vetri nuovamente rotti poi alcune settimane dopo la sistemazione.(hanno collaborato Rossella Mungiello e Nicola Agosti)

© RIPRODUZIONE RISERVATA