SANT’ANGELO A una settimana dall’incidente dichiarata la morte cerebrale per l’infermiera di trent’anni

La donna era stata tamponata sulla Paullese a Monte Cremasco, le sue condizioni erano apparse da subito disperate

I test specifici a cui è stata sottoposta hanno dato esito negativo: per la 30enne coinvolta nell’incidente di Monte Cremasco viene dichiarata la morte cerebrale.

Non c’è ormai più nulla da fare per Anastasia Anishchenko, l’infermiera originaria di Sant’Angelo ma residente da qualche tempo a Boffalora che una settimana fa esatta era stata tamponata lungo la Paullese. La giovane stava raggiungendo l’ospedale di Crema poco prima delle 7 quando si è fermata lungo la 415 venendo colpita in pieno da un 47enne che solo all’ultimo ha visto la Renault con le quattro frecce tra le due carreggiate.

Soccorsa, la 30enne versava in condizioni gravi ma inizialmente non reputate come disperate: poi, durante il trasporto in eliambulanza verso il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il repentino peggioramento, con la delicata operazione alla testa del pomeriggio. Con il passare delle ore però per l’infermiera, che aveva lavorato anche a Lodi, le possibilità di una ripresa erano sempre minori. Fino a ieri, quando i medici, dopo i consulti e i test specifici a cui hanno sottoposto l’infermiera di origine ucraina per rilevare attività celebrale, hanno comunicato l’esito negativo delle procedure.

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