«Santa Chiara, solo spartizione»

(Aggiornamento ore 13 del 28 gennaio) Adesso la rottura tra le parti sul progetto di trasformazione di Santa Chiara in fondazione diventa ufficiale: l’incontro di fronte al prefetto Corona in programma stamattina si è concluso con un nulla di fatto. I sindacati hanno sancito l’inconciliabilità delle loro posizioni con quelle patrocinate dall’amministrazione comunale di Lodi firmando di fronte al prefetto Corona un verbale di non conciliazione.

(27 gennaio) Ma quale tutela della “lodigianità”. Per la Lega nord l’intenzione del Comune di Lodi di trasformare Santa Chiara in una fondazione è solo l’ennesimo tentativo di spartire delle “poltrone”. Una posizione espresse a chiare lettere oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa: «Dietro a questo progetto - va all’attacco il consigliere comunale Matteo Boneschi - c’è solo la volontà di non avere tra le scatole Regione Lombardia e continuare a nominare il consiglio in maniera indisturbata, per garantire loro un compenso».

«Abbiamo deciso anche con i nostri legali di impugnare qualsiasi atto di Santa Chiara, non tanto su ciò che è stato votato dal Comune, che comunque rappresenta un indirizzo, quanto sulle delibere del consiglio di Santa Chiara. Chiederemo una sospensiva, stiamo perfezionando questo percorso con gli avvocati», spiega. Mauro Tresoldi, segretario provinciale Funzione pubblica della Cisl. Intanto domani i sindacati incontreranno di nuovo il prefetto Antonio Corona, ma le parti restano lontanissime: «Andremo solamente per firmare il verbale di non conciliazione, dice Tresoldi, perché con i toni usati negli ultimi tempi e le cose dette non c’è altra soluzione. Abbiamo cercato di tenere i toni bassi, ma viste le dichiarazioni del sindaco in consiglio comunale è evidente che dobbiamo reagire, lo scontro si farà fortissimo e senza esclusione di colpi. Valuteremo anche eventuali querele nei confronti del sindaco e del presidente Bertoli, dal momento che si è detto più volte che sindacati e Rsu erano d’accordo fin dall’inizio sul progetto. Nessuno ci ha mai invitati in commissione per ascoltare le nostre ragioni».

Lodi Solidale allo scoperto - L’associazione Lodi Comune Solidale - che alle passate elezioni amministrative ha sostenuto la lista di Silvana Cesani, ha distribuito in questi giorni un ampio documento dedicato al futuro della Casa di riposo “Santa Chiara”, documento che sostiene l’esatto contrario di quanto dichiarato dai dipendenti della struttura. «Il nostro Comune - attacca il documento pubblicato sull’edizione del “Cittadino” di martedì 28 gennaio -, la nostra città sono chiamati, quindi, a fare una scelta decisiva per il futuro della nostra casa di riposo: lasciare le cose come stanno, ossia lasciare che resti una Asp, e quindi perdere in breve tempo la possibilità di mantenerne il controllo, di deciderne del suo futuro, di poter intervenire sulle condizioni dei lavoratori e degli ospiti, oppure di perpetuare lo stretto legame che lega la casa di riposo ai lodigiani ed alla città, trasformandola, come richiesto dalla Regione, in fondazione.

Muro contro muro sul progetto di fondazione voluto dall’amministrazione Uggetti

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