SANTA CHIARA Furegato scrive a Bertolaso: «Servono più soldi alle Rsa»

Dal sindaco di Lodi un sollecito al nuovo assessore lombardo per l’adeguamento del contributo sanitario alle case di riposo

«Le case di riposo, inizialmente nate per accogliere persone sole o con parziale non autosufficienza, si sono trasformate nel corso degli anni in strutture per il ricovero di ospiti gravi o gravemente compromessi sul piano sanitario». Per questo è necessario da parte di Regione Lombardia l’adeguamento della quota relativa al contributo sanitario. Il sindaco Andrea Furegato ha dato corso all’ordine del giorno votato dalla maggioranza in consiglio comunale a inizio ottobre in occasione dell’audizione dei vertici di Santa Chiara e ha scritto al neo-assessore regionale al welfare Guido Bertolaso per sollecitargli la valutazione di un aumento dei contributi regionali alle Rsa. Contestualizzando la questione, il sindaco Furegato ricorda a Bertolaso le stime redatte da Uneba, l’associazione di categoria, per il costo medio giornaliero per una persona ricoverata in Rsa in 129,52 euro, in aumento dell’11,33 per cento rispetto all’anno prima. Di quei 129,52 euro, la quota maggiore, 70,39 euro è il costo sanitario, di personale e farmaci. Oggi Regione Lombardia corrisponde una quota sanitaria alle Rsa al massimo di 52,10 euro al giorno per gli ospiti di classe 1 e 2, quelli più gravi. Nel caso non arrivi l’adeguamento da parte di Regione, «tutta la parte di spesa scoperta non corrisposta dal fondo regionale sarà inevitabilmente messa sulle spalle delle famiglie e dei Comuni», scrive Furegato. Come nel caso Santa Chiara, dove in agosto sono scattati gli aumenti di 10 euro al giorno per le famiglie. Analoga comunicazione è stata inviata al Presidente di Anci Lombardia, accompagnandola con la richiesta di apertura di un tavolo di lavoro per affrontare questa problematica, e la questione è stata portata ieri anche alla Conferenza dei sindaci Asst

.«L’impegno assunto dopo l’ordine del giorno non riguarda solo la situazione della Fondazione Santa Chiara, ma è uno dei problemi sostanziali che stanno mettendo in difficoltà economica tutte le Rsa del territorio – dice Silvana Cesani, a consigliera comunale con delega alla sanità e alla medicina territoriale -. Le Rsa da strutture socio-assistenziali si sono trasformate in strutture a forte prestazione sanitaria, aumentando di conseguenza i costi di gestione. A questo aumento non è corrisposto un adeguato aumento della quota di contributo sanitario da parte di Regione Lombardia. E questo produce difficoltà sul piano economico che poi vengono riversate sulle spalle degli ospiti e delle loro famiglia, e dei Comuni».

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