«Santa Chiara ai lodigiani»: l’appello del comitato pro fondazione
La Casa di Riposo Santa Chiara è nel cuore dei lodigiani. Da sempre.
La sua storia è intrecciata intimamente con la storia della città. È una storia di accoglienza, di attenzione e di cura nei confronti delle persone più deboli, oggi soprattutto gli anziani non autosufficienti. È una storia fatta di azioni concrete di cittadini lodigiani, che con la loro generosità ed i loro lasciti hanno contribuito a farla diventare un servizio importante per le persone anziane, così come lo conosciamo oggi.
Nel corso degli ultimi anni, Santa Chiara ha affrontato un intenso percorso di ristrutturazione grazie al quale la Casa di Riposo di Lodi ha raggiunto elevati standard di qualità, sia per quanto riguarda l’accoglienza ed il confort degli spazi sia per l’ampliata dotazione di servizi, tra i quali un “Nucleo Alzheimer” che risponde concretamente ad un bisogno drammatico e crescente ed un “Centro Diurno Integrato” che permette a molte persone anziane non autosufficienti di ricevere cura e assistenza durante la giornata per poi fare ritorno la sera nel proprio ambito domestico e familiare.
Ai suoi ospiti, oggi Santa Chiara garantisce l’assistenza medica anche in fascia notturna, la terapia del dolore ed una vasta gamma di prestazioni specifiche per persone colpite da patologie gravi. La Casa di Riposo fornisce anche apprezzati ed importanti servizi al di fuori della struttura di via Gorini, quali l’assistenza domiciliare integrata e l’aiuto ai familiari di persone affette da Alzheimer.
Gli obiettivi di migliorare la qualità dei servizi ed ampliare l’offerta di prestazioni sono stati peraltro conciliati con quello, fondamentale, di contenere i costi a carico degli assistiti.
Questo impegnativo percorso si è sviluppato anche con il sostegno costante e con la piena condivisione dell’amministrazione comunale, a conferma di una unità di intenti che ha saputo riconoscere come interesse prioritario della nostra comunità l’esigenza di garantire una adeguata assistenza ai lodigiani che nel corso della vecchiaia manifestano la necessità di cure.
Santa Chiara è quindi una realtà in piena evoluzione, attenta ai bisogni, vecchi e nuovi, della popolazione anziana.
L’immediato futuro pone tuttavia Santa Chiara di fronte ad un bivio: la normativa regionale stabilisce infatti che alla scadenza del “Consiglio di Indirizzo” (l’ex Consiglio di Amministrazione), in carica sino al mese di maggio, la Casa di Riposo diventi un servizio regionalizzato, secondo il modello gestionale dell’Azienda Sanitaria Locale e dell’Azienda Ospedaliera, con a capo un Direttore Generale, di nomina regionale, incaricato del governo delle attività e del patrimonio. Per evitare la regionalizzazione, la Casa di Riposo deve abbandonare l’attuale costituzione in Azienda di Servizi alla Persona ed assumere una nuovaforma, come quella di una Fondazione.
Noi tutti abbiamo a cuore le sorti di Santa Chiara e dei suoi ospiti e crediamo fortemente che la gestione autonoma della Casa di Riposo, profondamente legata alla città ed al territorio, così come avviene da sempre, sia una garanzia fondamentale per preservare un servizio di qualità ai nostri concittadini anziani ed alle loro famiglie.
Per questo riteniamo che Santa Chiara si debba trasformare in Fondazione e debba continuare ad essere gestita dai lodigiani, mantenendo uno stretto rapporto con la realtà locale e le sue istituzioni, a partire dal Comune di Lodi. Concordiamo pertanto con la scelta verso la quale il Consiglio di Indirizzo è orientata, così come l’amministrazione comunale, che ha già espresso la sua posizione in proposito con un apposito atto.
Allo stesso tempo, sottolineiamo positivamente l’impostazione data al redigendo statuto della Fondazione Santa Chiara Onlus, nel quale sono tra le altre cose previsti: una diretta responsabilizzazione del Comune ed un sempre più stretto
legame tra l’ente locale e la Casa di Riposo; il mantenimento della natura pubblica dell’organismo; la garanzia per i lavoratori attuali e futuri dell’applicazione del contratto del pubblico impiego, comparto Autonomie Locali, e di tutti i relativi istituti contrattuali in essere; la valorizzazione del volontariato come preziosa risorsa in ausilio alle attività di assistenza e sostegno agli ospiti.
Per tutte queste ragioni facciamo appello alla Regione Lombardia, al Comune di Lodi e ai cittadini perché la Casa di riposo Santa Chiara rimanga ai lodigiani.
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