Santa Chiara accoglie nuovi ospiti:
rigidi i protocolli di programmazione

Ci sono vincoli complessi da osservare in termini numerici, la situazione dei conti continua ad essere difficile

Dopo mesi di paralisi ai nuovi accessi e porte serrate anche ai parenti, si apre un primo spiraglio di ritorno alla normalità per la Rsa Santa Chiara di Lodi. Sono iniziati giovedì gli accessi di nuovi ospiti nella casa di riposo nei termini dettati da Regione Lombardia con la delibera di giunta 3226 del 9 giugno scorso «Si tratta - spiega la dottoressa Maria Rosa Bruno, direttore - : si tratta di un primo passo e si procederà necessariamente con una programmazione di questo tipo, con pochi accessi per volta. Peraltro poi i numeri dei posti oggi disponibili non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di un tempo: siamo all’incirca a un terzo rispetto al passato».

L’emergenza oggi per molte case di riposo è la sostenibilità economica della struttura stessa, a fronte di posti ridotti e personale invariato. «In questi mesi non siamo stati fermi: le domande le abbiamo sempre ricevute in via informatica e le pratiche sono state istruite, così da essere pronti al momento della riapertura».

A Santa Chiara le liste di attesa sono sempre state molto significative e la struttura ha iniziato anche a contattare le persone in lista, in alcuni casi decedute a casa nel periodo di pandemia.

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