«Sanità e giovani le mie due priorità»

Una cittadina comune in corsa per Regione Lombardia. La casalina Giovanna Bianchi è candidata con Lista Lavoro Libertà Tremonti 3L per le elezioni regionali del 24 e 25 febbraio 2013. Madre, moglie e casalinga, ma con anni di lavoro alle spalle, Giovanna è pronta a portare al Pirellone i problemi che i cittadini e soprattutto le cittadine lombarde incrociano quasi ogni giorno. Il suo punto di vista non è quello di un politico navigato, ma di una donna calata nella Lombardia reale e in particolare nel Lodigiano di tutti i giorni.

Sposata con Antonio Boiocchi, madre di Giulia e Carlotta, la Bianchi ha 57 anni e dopo aver lavorato a Milano ancora giovanissima, si è dedicata a tempo pieno alla famiglia. Vive a Casalpusterlengo, nel quartiere conosciuto col nome di Ducatona.

Perché ha scelto di candidarsi?

«Ho accettato la proposta dell’amico Italo Pedrini (candidato come la Bianchi per Lista Lavoro Libertà Tremonti 3L, ndr) che, a differenza di me, ha una esperienza politica e amministrativa e che mi ha coinvolto nel suo progetto».

Un progetto capitanato dall’ex ministro Giulio Tremonti: che cosa condivide del suo programma?

«Innanzitutto stimo Tremonti: mi piace il suo stile e lo ritengo una persona a modo e soprattutto competente».

Quali sono i punti del manifesto di Tremonti che lei appoggia?

«Mi piace l’attenzione che dedica al settore del sociale e della famiglia».

Se dovesse effettivamente andare al Pirellone, quali sarebbero le sue priorità?

«I giovani e la sanità».

Si spieghi meglio...

«Credo che sia importante individuare il modo in cui favorire l’accesso dei giovani al mondo del lavoro, cercando di combattere le forme di precariato. Per quanto riguarda la sanità, gli scandali di questi ultimi mesi credo siano sotto gli occhi di tutti ma non è di questo che voglio occuparmi, bensì degli ostacoli che come cittadini incontriamo nei presidi ospedalieri. Per motivi familiari, ho avuto modo di girare per parecchio tempo diversi nosocomi, scontrandomi con tante criticità. Dai tempi di attesa lunghi, alla burocrazia per la richiesta dell’invalidità, senza dimenticare i casi di malasanità. Un altro tema delicato è quello dell’assistenza agli anziani: su questo fronte l’amministrazione regionale deve dare una risposta sociale alle famiglie».

Lei ha deciso di candidarsi per la prima volta, in un momento in cui il sentimento dell’anti-politica, fra la gente comune, è piuttosto forte. È un sentimento che non le appartiene evidentemente...

«Quella per cui mi sono candidato è una lista nuova. Non faccio parte di un partito. In ogni caso io ho ancora fiducia nella politica e in questo caso ho deciso di candidarmi in una lista guidata da un leader di esperienza come Giulio Tremonti. Al di là di ogni partito politico».

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