San Cristoforo: faccia a faccia sul futuro

Il primo dibattito della festa Pd, venerdì, sulla sorte della Provincia

E se questa fosse una delle ultime feste democratiche “provinciali”? Se San Cristoforo fosse spazzato via dalla manovra del Governo, infatti, il Pd dovrà cambiare il nome ufficiale della manifestazione (di fatto la storica festa dell'Unità), che per quest’anno aprirà le danze nella giornata di domani e si concluderà il 28 agosto. Come sempre sotto gli stand dell’area del Capanno, a Lodi. Il Pd si occuperà subito dei problemi lodigiani: nella serata di venerdì, infatti, si discuterà della sorte della Provincia di Lodi, un dibattito a cui parteciperà anche il suo presidente, il leghista Pietro Foroni, insieme al segretario provinciale del Pd, Mauro Soldati; l’appuntamento sarà coordinato dal direttore del «Cittadino», Ferruccio Pallavera.

Anche per l’estate del 2011, gli organizzatori hanno previsto alcune novità: «C’è stato un lavoro impressionante da parte dei volontari - afferma Soldati -, lo spazio giovani ha preso il posto della balera e viceversa ed è nato uno spazio per i bambini, ci saranno 18 espositori che si alterneranno oltre a pesca, bingo, associazioni e ristoranti. Abbiamo voluto introdurre subito un argomento importante, vogliamo capire che cosa succederà all’autonomia di questo territorio».

L’assessore del comune di Lodi, Enrico Brunetti, responsabile del partito per gli enti locali, sostiene che sia necessario affrontare una seria riflessione sullo sviluppo del Lodigiano perché «la Provincia ci è stata tolta dalla sera alla mattina con un decreto». Tra gli ospiti d’onore che faranno la loro comparsa durante la manifestazione, nell’arco dei dieci giorni, ci sono il segretario regionale Pd Maurizio Martina, il coordinatore regionale Udc Savino Pezzotta, la responsabile ambiente Pd Stella Bianchi e il responsabile “green economy” Ermete Realacci. Non a caso, infatti, il tema attorno a cui ruoterà l’evento è l’ambiente.

Attilio Caperdoni, storico volontario della festa democratica, sottolinea le curiosità previste per questa edizione, come per esempio la presenza dello stand “Quelli che la notte”, dedicato ai “tiratardi” che non vogliono seguire né il liscio né i concerti; per loro ci saranno musica e degustazioni. Oltre a Caperdoni, a partire dal mese di marzo, si sono messe in moto duecento persone per realizzare la festa, tra cui i giovani democratici. «Avremo molto più spazio a disposizione e cercheremo di sfruttarlo anche in altre occasioni - dice Roberto Gazzonis -. Tra le date più importanti è prevista l’esibizione dei Velevet il 19 agosto, Vallazanska il 24 e i Tre allegri ragazzi morti il 25. Ci sarà anche un concorso per writers sul tema dell’ambiente, il vincitore avrà un buono sconto di 50 euro per l’acquisto di bombolette e materiale. Ricorderemo ogni giorno con una rosa i 98 ragazzi della Norvegia, morti per il gesto di un folle».

La cifra ufficiale non c’è ancora, ma la spesa per organizzare la festa provinciale democratica si aggira attorno a 80mila euro. Nei mesi scorsi, inoltre, gli stand del Pd sono stai presi di mira dalla “banda del rame” per ben 7 volte, l’ultima volta, però, chi è entrato in azione ha preferito i liquori all’“oro rosso”.

Greta Boni

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