Roma Capitale, l’ira di Foroni

Dura presa di posizione del presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni sul primo decreto del governo Monti relativo a Roma Capitale. Ecco di seguito la nota di San Cristoforo.

“Incredibile! Qual’é l’unico punto all’ordine del giorno del primo Consiglio dei Ministri del nuovo Governo Monti? L’approvazione del nuovo ordinamento e di nuovi finanziamenti a Roma Capitale! Una chiaro preludio dell’impostazione centralissima e antifederalista di questo Governo. Mentre il Sindaco di Roma brinda con i suoi assessori, le borse sono in picchiata e il differenziale btp-bound torna a salire a quota 481.” - Queste le parole del Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, commentando il primo atto del nuovo Governo a guida Monti dopo il primo Consiglio dei Ministri appena conclusosi-. “Svanita l’euforia Monti - continua Foroni - improvvisamente, ci si accorge che i problemi non erano del Governo Berlusconi, ma della speculazione che, prima come oggi, continua a destabilizzare il nostro sistema economico.

Quello che è cambiato, invece, è un drammatico ritorno alla politica del centralismo in favore del sud. Il primo atto del Consiglio dei Ministri appena insidiatosi, infatti, è l’approvazione del decreto di “Roma Capitale”. Un forte messaggio che si vuole ritornare alla politica degli sprechi: con un nord che verrà spremuto per mantenere il sud, con un ulteriore affossamento delle nostre imprese che già si trovano in difficilissime condizioni di sopravvivenza. Mi è giunta voce che il sindaco Alemanno aspettava l’approvazione fuori da Palazzo Chigi, pronto per brindare in compagnia di alcuni suoi assessori. Mentre lui brinderà, i nostri imprenditori, i lavoratori e tutta l’economia del nord, si troveranno ancora una volta defraudati delle loro risorse a favore di una capitale che non è mai riuscita a contenere i costi ne a far quadrare i bilanci. E’ drammatico, inoltre, rilevare come la prima preoccupazione del nuovo Governo sia stata proprio quella di ritornare all’assistenzialismo centralista, quando è stato chiamato da tutte le forze politiche che lo sostengono per attuare interventi di rilancio economico con misure annunciate nella direzione dei tagli da farsi con rigore ed equità. Esattamente il contrario di quanto dimostrato nel suo primo atto. Da Presidente di una provincia del nord, - conclude Foroni - difenderò l’economia territoriale che rappresento con i “denti”, non accettando che siano tolte altre risorse ai nostri imprenditori, alle nostre imprese, alle nostre famiglie e a tutti i redditi da lavoro dipendente, risorse, che invece di essere reinvestite sul territorio andrebbero ad ingrassare le casse del sistema centralista, per riprendere ad alimentare quegli sprechi che in passato hanno portato la nostra economia agli attuali drammatici livelli.”

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