Rigoli non è ancora tornato a casa

Sordio e la famiglia restano con il fiato sospeso

È ancora mistero fitto sulla scomparsa di Francesco Rigoli, il 24enne di Sordio svanito nel nulla dalla notte di Halloween. Ancora ieri famigliari e amici erano con il fiato sospeso, per le sorti di un giovane di cui si sono perse le notizie ormai da giorni. L’attenzione delle forze dell’ordine rimane alta, la denuncia sulla sparizione è stata diramata alle forze di polizia di tutta Italia. Ma al momento non ci sono riscontri significativi. «Speriamo che tutto si risolva per il meglio - commenta il sindaco di Sordio, Giuseppe Di Luca - non sappiamo cosa sia successo. Diverse sono le voci che circolano, su un suo possibile viaggio verso l’Inghilterra o addirittura verso il Perù, ma nulla è confermato». La famiglia Rigoli ha una casa sia a Sordio che nel Varesotto, sulle colline del comune di Mercallo, dove Francesco avrebbe dovuto raggiungere i genitori nei giorni scorsi, ma lui non è mai arrivato. Per questo è salita la preoccupazione e tutto il fine settimana ha fatto accrescere il timore che possa essere successo qualcosa. Il giovane doveva prendere una laurea in giurisprudenza e proprio con i compagni di università aveva detto che avrebbe festeggiato la notte prima di Ognissanti, a Milano. Ma quell’incontro non è avvenuto. Dopo il 31 ottobre si sono perse le sue tracce, tanto che adesso sono stati attivati tutti i canali per tentare di riportarlo a casa. È stata diffusa la sua fotografia a molte pattuglie di polizia, oltre il colore e il numero di targa della Fiat Punto sulla quale è salito prima di volatilizzarsi. Continuano anche le attenzioni dei social network, con il gruppo di Facebook «Aiutateci a trovare Francesco Rigoli» che è arrivato a contare oltre 800 adesioni, con appelli sul web di tanti amici e conoscenti per invitarlo a rientrare. È stato caricato anche un messaggio del padre, Silvano Rigoli: «Ciao Francesco, ti prego vai a vedere i nostri messaggi sul tuo indirizzo di posta elettronica. Tutte le sere finché tu non tornerai noi ne faremo uno, questo ti permetterà di restare in famiglia con la nostra quotidianità».

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