Rifiuti vicino al tribunale, un indagato

C’è un primo indagato per la vicenda del campo di viale Milano a poche decine di metri dal tribunale di Lodi nel quale nel corso dei decenni erano stati riversati macerie e rottami, all'apparenza provenienti da lavori edili: si tratta di un ex funzionario comunale che avrebbe ricevuto un avviso di garanzia per un’ipotesi di illecito ambientale, un atto che impone la nomina di un difensore. Dalla procura della Repubblica né conferme né smentite. La sussistenza di ipotesi penali, per una discarica abusiva che secondo alcune ipotesi sarebbe stata realizzata più di vent’anni fa, era stata esclusa nei mesi scorsi da uno dei legali dei 6 privati cui appartiene parte del terreno posto sotto sequestro. In mancanza di materiali pericolosi, sembrava che la vicenda potesse chiudersi con una pulizia dell’area e con il rischio di sanzioni amministrative, sia per i privati sia per il Comune di Lodi. L' ipotesi che i terrapieni nascondessero solo inerti aveva portato a prevedere che non sarebbe stata nemmeno necessaria la rimozione dei materiali. L’inchiesta era stata avviata nel marzo del 2012 dalla Forestale e da allora l'area è sotto sequestro. Questa iscrizione sul registro degli indagati è per ora l’unica indiscrezione trapelata riguardo alla vicenda, e resta da chiarire quale ruolo possa avere avuto l’ex funzionario comunale, dato che l’abbandono dei rifiuti è ritenuto antecedente al suo incarico in campo ambientale. Così come per ora nulla trapela riguardo ad eventuali altri indagati.

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