Ribaltone alla Bcc Laudense, vince la lista di Felissari

Rivoluzione alla Bcc Laudense, la lista “Laudense Protagonista”, alternativa alla “Lista Geroni” del presidente e del gruppo dirigente uscente, ha fatto il pieno e conquista il consiglio d’amministrazione della banca. Il successo è stato netto. Dopo 12 anni, quattro mandati consecutivi, Giancarlo Geroni lascia la presidenza. La riunione del nuovo cda è prevista a brevissimo, già oggi in serata o domani. L’indicazione del nuovo presidente è orientata, anche per motivi tecnici di statuto, a uno dei due consiglieri uscenti schieratisi con la nuova compagine, Giuseppe Leoni o Alberto Bertoli. Non è da escludere una soluzione diversa, anche se rimane difficilmente praticabile e dovrebbe ottenere l’avvallo di Bankitalia in deroga. In questo caso la presidenza potrebbe andare anche a uno dei neofiti del consiglio d’amministrazione, e in pole position passerebbe l’onorevole Lino Osvaldo Felissari.

L’assemblea si è tenuta ieri mattina a partire dalle 8,30 al Parco tecnologico padano a Lodi. I lavori si sono chiusi a mezzogiorno, con le urne ancora aperte e lo spoglio iniziato nel primo pomeriggio. Altissima l’affluenza con lunghe code alle urne nella parte centrale della mattinata. Alla fine i votanti annunciati in assemblea sono stati 1295. Gli elettori presenti fisicamente sono stati 785 (su 2.683 soci totali al 31 dicembre 2015), i voti per delega 510. Per via delle modalità di voto (possibile il voto alla sola lista, alla lista e ai candidati oppure con singole preferenze ai candidati senza lista), i conteggi sono andati avanti a lungo e in serata ancora non erano disponibili i dati definitivi e quelli delle preferenze, anche se il risultato è apparso chiaro già a metà pomeriggio. Lo spoglio delle sole schede che riportavano un voto alla lista (circa 1100) ha infatti visto prevalere “Laudense Protagonista” con il 65 per cento dei voti, mentre la “Lista Geroni” si è fermata al 35 per cento. Un margine non recuperabile anche in caso di en plein della “Lista Geroni” sulle preferenze personali.

Per effetto del risultato sono eletti nel consiglio d’amministrazione il consigliere uscente Alberto Bertoli, 39 anni di Sant’Angelo, Paolo Giovanni Cipolla, 43 anni di Sant’Angelo, Alberto Crocco, 50 anni di Paullo, l’onorevole Osvaldo Felissari, 65 anni di Lodi Vecchio, Giuseppe Leoni, consigliere uscente, 48 anni di Treviglio, Stefano Livraghi, 33 anni di Lodi, Marco Maria Rosario Sagnelli, 49 anni di Milano, Renzo Tansini, 69 anni di Lodi, Paolo Zanaboni, 37 anni di Corte Palasio.

Il ribaltone era nell’aria già da venerdì sera, il termine entro il quale presentare le deleghe al voto, risultate alla fine 510. Dai conteggi delle deleghe schierate, quasi due terzi privilegiavano la lista “Laudense Protagonista”, poco più di un terzo indicava invece la “Lista Geroni”, percentuali che poi si sono replicate nel voto. Anche per questo forse chi si aspettava un’assemblea frizzante è rimasto deluso. Le tensioni della vigilia infatti si sono stemperate nella riunione, con un’uscita consapevole del cda in carica e un tono sommesso, anche se Geroni ha voluto sottolineare gli ottimi risultati di mandato. Il bilancio, con dati positivi soprattutto sulla solidità della banca, è passato senza problemi all’unanimità e con tre soli interventi dei soci. Nessun intervento è arrivato in modo esplicito per le votazioni. Così anche i saluti conclusivi di Geroni sono sembrati a molti un commiato, con un lungo ringraziamento «a tutti i consiglieri del cda che in questi 12 anni hanno condiviso con me il mandato, ai soci e a tutti i collaboratori».

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