Renzi fa breccia nel Pd lodigiano

Ma Bersani può sempre contare sugli “irriducibili”

Non c’è dubbio, l’uomo del momento è lui, il “rottamatore” della vecchia politica, Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze domani approderà con il suo camper nella città del Barbarossa e potrà contare su un gruppo di “fans”. Tra le fila del Pd lodigiano c’è già chi lo sostiene apertamente e chi si sta lasciando convincere dal suo piglio combattente. Inutile dire che Renzi ha incassato l’ok del primo cittadino di Lodi, Lorenzo Guerini, i due - come è noto - sono legati da un rapporto di stima e amicizia.

La “nomenclatura” del partito

Non stupisce così che a fare il tifo per Renzi ci siano anche “gueriniani” di ferro come l’assessore Enrico Brunetti e il consigliere regionale Fabrizio Santantonio.

Tra coloro che siedono in Broletto, Ernesto Acernozzi, Gianluigi Garbarini e David Bosoni dovrebbero schierarsi a fianco del “rottamatore”, il quale non solo si candida alle primarie in casa Pd ma anche alla guida del Paese.

La sua visione del partito e le sue idee avrebbero convinto il sindaco di Brembio Giuseppe Sozzi e l’ex assessore di Lodi Leonardo Rudelli. Nonostante a livello nazionale Enrico Letta stia dalla parte del segretario Pier Luigi Bersani, sembra che molti dei suoi seguaci lodigiani stiano traghettando verso il primo cittadino fiorentino.

Tra i lodigiani c’è chi sottolinea come il movimento “pro-Renzi” sia trasversale e coinvolga anche coloro la cui storia politica proviene dalle fila dei Ds, allo stesso tempo c’è chi si chiede come la Cgil voterà alle primarie, all’interno del sindacato convivono anime molto distanti tra loro. «Nel partito non si sta di certo facendo la conta - afferma più di un militante -, non ci sono scontri ma il quadro è molto trasversale e non così definito come si potrebbe pensare».

In campo per Bersani non mancheranno gli “irriducibili”: l’assessore di Lodi Simone Uggetti non ha nessuna intenzione di abbandonare il suo segretario nazionale, così come il segretario provinciale Pd Mauro Soldati, l’ex presidente della Provincia Lino Osvaldo Felissari e l’ex consigliere di San Cristoforo Beppe Cremonesi. È importante sottolineare che il Lodigiano, in occasione dell’ultima consultazione avvenuta in casa Pd per eleggere proprio il segretario nazionale, si è rivelato un territorio decisamente “bersaniano”: l’ex ministro piacentino aveva infatti ottenuto il 56,66 per cento dei voti, mentre il suo sfidante, Dario Franceschini, si era fermato a quota 30,65.

i dubbi e le attese del pd

Alle primarie potrebbero farsi largo anche altri candidati, come Rosy Bindi. Gli altri nomi in gioco sono quelli di Laura Puppato, Bruno Tabacci, Valdo Spini e il consigliere regionale della Lombardia Pippo Civati, il quale potrebbe godere dell’appoggio della sua associazione di riferimento, Prossima Lodi; al momento il gruppo si è messo in moto per garantire la buona riuscita delle primarie ma è in attesa di conoscere quale sarà il regolamento.

Tra coloro che non hanno ancora deciso da che parte schierarsi c’è l’assessore Andrea Ferrari, il quale sostiene di essere molto attento al “fenomeno Renzi” ma vorrebbe capire meglio il programma; dal suo punto di vista sarebbe meglio un modello di “rottura” del partito e non di “distruzione”. Luca Canova, consigliere provinciale, e Gianfranco Concordati, ex consigliere regionale lombardo, sono “alla finestra”, nonostante tutti siano disposti a etichettarli fin da subito come “bersaniani”.

Canova è perplesso sulla possibilità di dare vita alle primarie in un momento critico come questo, nel quale non c’è nemmeno una legge elettorale su cui fare affidamento. Concordati è invece scettico rispetto alle “ricette” che sono state messe in campo, soluzioni che però non prevedono due punti a suo avviso fondamentali: una riduzione della pressione fiscale o un drastico taglio dei parlamentari.

Nel Pd c’è chi rileva che in gioco non c’è solamente la visione di un Paese o di un partito con ambizioni maggioritarie, bensì il rapporto tra la politica e i cittadini. Molto dipenderà dalle regole che caratterizzeranno le primarie: chi potrà partecipare? Tutti i cittadini o solo gli iscritti?

Greta Boni

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