Reati: «Allarmante numero di vandalismi»

Il bilancio della procura della Repubblica di Lodi mostra una preoccupante escalation di danneggiamenti

Da metà gennaio del 2014 all’inizio della settimana la procura della Repubblica di Lodi si è trovata ad affrontare circa 39mila indagini a carico di ignoti, il che significa una media di 886 al mese, 10.632 all’anno, circa trenta ogni giorno. Un dato che comprende tutta la provincia di Lodi, ma anche il Sudmilano, escluso San Donato Milanese e compreso invece Locate Triulzi, cioè la competenza territoriale di procura e tribunale di Lodi. Va anche detto che per diversi mesi la competenza era stata estesa anche sull’ex sezione distaccata milanese di Cassano d’Adda, poi tornata sotto la giurisdizione di Milano, il che ha inevitabilmente complicato la lettura delle statistiche.

I dati sono stati raccolti dal procuratore Domenico Chiaro che si trova ad affrontare due scrivanie vuote in procura, quelle dei pm Laura Siani, da ieri in servizio a Palermo, e Nicola De Caria, tra sei giorni a Reggio Calabria, per un’analisi della produttività e dei carichi di lavoro e anche per avere argomenti per sollecitare la copertura anche di quel posto che sicuramente a maggio 2018 sarà ancora vacante.

Nel merito dei numeri, il procuratore è preoccupato dall’escalation di vandalismi: «Tante denunce contro ignoti sono per danneggiamento, dalle autovetture a strutture varie. Può anche succedere che un danno a un veicolo, se non vi è evidenza certa che fosse finalizzato a rubare qualcosa, sia denunciato come danneggiamento». Tra l’altro il reato è stato depenalizzato nella fattispecie semplice mentre le pene sono state aumentate per i danni provocati ad alberi, durante manifestazioni sportive o su edifici religiosi o di pregio, quali ad esempio case nei centri storici sottoposte a vincolo architettonico, o anche se avviene con minaccia alle persone o provoca un’interruzione di pubblico servizio.

E l’incremento di due fenomeni, quello dei graffiti su edifici di ogni tipo ma anche mezzi di trasporto, e la violazione di auto in sosta per rubare sistemi di navigazione, che ha riguardato diverse località del Sudmilano, sono purtroppo percepibili da chiunque.

Un altro reato che nel Lodigiano e nel Sudmilano ha sempre fatto segnare grandi numeri sono i furti. «Eppure, anche alla luce di quanto emerso nei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica di Lodi, non posso dire che ci sia stato un aumento del fenomeno, almeno per quello che viene denunciato. Che negli anni ci siano state delle forti fluttuazioni, quello sì - prosegue il procuratore -: me lo spiego con il fatto che i responsabili si spostano facilmente da una provincia all’altra, e quando un territorio viene pattugliato più intensamente, i malviventi si spostano in quello vicino in cerca di nuovi obiettivi».

Un’indagine che inizia senza l’indicazione di un possibile responsabile è tutta in salita ma in qualche caso il fascicolo d’indagine “contro ignoti” passa nel registro dei “noti”: sono i casi risolti a livello di polizia giudiziaria, che poi passano al vaglio del tribunale.

Nello stesso periodo, tra casi che gli investigatori hanno ritenuto di aver risolto e denunce già sporte in origine nei confronti di un sospettato, i fascicoli sono stati circa 20mila, pari a 454 al mese e a 15 al giorno.

Carlo Catena

© RIPRODUZIONE RISERVATA