«Quel padiglione faraonico non serve»

Fuori dall’ospedale la protesta del Movimento 5 Stelle

«Basta allo spreco dei nostri soldi», gridano. In ospedale i vertici festeggiano il battesimo del padiglione d’ingresso e proprio lì di fronte il movimento 5 stelle lodigiano protesta in presidio permanente.

«Fuori la politica dagli affari e dai soldi pubblici», dicono Domenico Conia, Vincenzo Pineri, Mauro Spelta, Michele Rossi e Stefania Falanga. «Vogliamo una sanità pubblica più forte - commentano -. A noi interessa che i lodigiani siano curati e che i servizi siano efficienti. Noi ce l’abbiamo con i dirigenti che sono troppi, non con chi lavora e fatica da mattina a sera».

“Vogliamo una sanità a cinque stelle” è il loro slogan. «Perché nel Lodigiano non si è curati come nel resto della Lombardia - si chiedono -? Noi diciamo no ad una sanità per gli affari: a cosa serve, ci chiediamo, un padiglione d’ingresso faraonico che sembra un centro commerciale, se poi nell’ospedale di Lodi mancano servizi essenziali come, ad esempio, i posti letto?».

I “grillini” chiedono che Asl e Azienda ospedaliera intervengano per ridurre il numero di tumori che colpisce il territorio.

Gli esponenti, affidano al sit in la richiesta di chiarezza sul destino «della stroke unit per la cura immediata degli ictus cerebrali (nel nuovo piano aziendale è prevista la sua soppressione e la creazione di una nuova area ad alta intensità di cure, ndr)».

La gente si avvicina. «Che fine hanno fatto la cardiologia e la pediatria di Codogno - chiedono -. Perché le liste d’attesa degli esami sono lunghe? Noi diciamo no agli sprechi. Perché abbiamo molto personale amministrativo? Perché dobbiamo tenere Asl e Azienda ospedaliera separate? Davvero servono in provincia due direttori generali, due direttori amministrativi e due direttori sanitari da pagare?».

Gli “amici di Beppe Grillo” del territorio contestano che il padiglione d’ingresso inaugurato oggi «abbia spazi per negozi, banca e bar e che l’azienda si sia dedicata così tanto ad un aspetto commerciale. Noi vogliamo il confronto diretto con i cittadini lodigiani - dicono -, per raccogliere la percezione dei singoli sulle problematiche locali e nazionali».

Cristina Vercellone

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