Quasi 50 scuole ancora senza preside

Dieci le direzioni comprensive che non hanno un vertice definito

Quasi 50 scuole senza una guida. Nel Lodigiano sono dieci le direzioni, comprensive di più istituti, che attendono ancora la nomina di un dirigente. A distanza di pochi giorni dalla prima campanella, la scuola continua a restare nel caos. Dopo la battaglia di carte bollate, che ha bloccato il concorso per i nuovi presidi, molte sedi rimangono vacanti. E l’ufficio scolastico regionale sarà costretto ad intervenire con una misura d’urgenza. Dovrà nominare dei reggenti che avranno il compito di gestire più plessi.

È un’altra situazione di emergenza per il Provveditorato, che già nei giorni scorsi era stato al centro delle polemiche, quando diversi sindaci avevano richiesto la presenza costante di un responsabile per docenti e insegnanti nel territorio. E ieri si è abbattuta un’altra tegola sulla scuola. Questa volta la bufera ha investito tutti gli istituti a livello regionale, che dovranno fare i conti con il blocco di un concorso che avrebbe permesso di avere dei dirigenti da assegnare. Il Consiglio di Stato ha infatti dato ragione agli insegnanti che avevano chiesto l’annullamento della selezione per diventare presidi. La motivazione della contestazione è che durante la correzione delle prove scritte non era stato garantito l’animato. Il ministero dell’istruzione aveva anche tentato un ricorso, ma non c’è stato nulla da fare. Quelli che erano stati promossi, ed erano pronti per essere nominati come nuovi dirigenti, dovranno aspettare. Una decisione che ha mandato in tilt l’intero sistema organizzativo della scuola lombarda, costretta a trovare delle soluzioni alternative per coprire i tanti posti vacanti. Nel Lodigiano sono 49 i plessi interessati, tra scuole elementari, medie e superiori che per ora sono sprovviste di un preside. Nella giornata di oggi è attesa la nomina dei reggenti, responsabili che hanno già un suo plesso da seguire e verranno incaricati di occuparsi anche delle scuole senza una guida. Per il sindacato Cisl, «questa situazione rischia di creare problemi alla scuola – commenta Claudio Rigettini – nel Lodigiano erano stati in 7 a superare quel concorso, che ora ha subito uno stop». Ha preso posizione anche l’assessore all’istruzione della Provincia di Lodi, Mariano Peviani: «La situazione che anche nel Lodigiano si è venuta a creare dopo che il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva del concorso per 355 posti da dirigente scolastico in Lombardia, è oltremodo grave e dimostra come molto si debba ancora fare per migliorare l’apparato burocratico della scuola e che l’unica strada percorribile per ridare efficienza all’intero sistema sia quella del decentramento della responsabilità gestionale. La spiacevole sensazione è che nei fatti si stia già anticipando la dismissione della struttura di indirizzo e gestione scolastica locale».

Una cinquantina di scuole senza una guida: nel Lodigiano sono dieci le direzioni didattiche, che si occupano di più istituti, in attesa della nomina di un dirigente. A pochi giorni dalla prima campanella la scuola è sempre di più nel caos

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