Quarto giorno, l’ultima tappa

(5 giugno, ore 15.45) Il rally sfocia nella laguna di Comacchio, il vento carico di salsedine ci spinge verso il mare. I gabbiani appollaiati sui piloni si alzano festosi in volo al nostro passaggio.

(5 giugno, ore 12) La domenica del Rally dei fiumi comincia di buon mattino: bisogna smontare l’accampamento e rimettersi in acqua prima delle 9.00, ora prevista per l’apertura della conca di Pontelagoscuro, che dal corso principale del Po immette sul Po di Volano, un canale profondo quattro metri ricavato da un vecchio ramo deltizio del fiume, che passa attraverso la città di Ferrara. Appena le porte della conca si aprono il panorama cambia radicalmente: il profilo delle rive si fa regolare, sugli argini si succedono i giardini della abitazioni private, fabbriche, supermercati, terrazze in cemento frequentate da pescatori. Nonostante il contesto urbano, l’acqua è nettamente più pulita e la vegetazione lussureggiante: fichi e ciliegi sprogono i loro rami fino a sfiorare il pelo dell’acqua, i pioppi cipressini dei giorni scorsi lasciano il posto a canneti e tappeti di ninfee, tra cui sguazzano famigliole di oche e anatre. La navigazione procede a velocità ridotta per via della scarsa larghezza dell’alveo, ma la carovana di Nüm del Burg non sgarra di un minuto rispetto alla tabella di marcia dettata dal capitano Gino Cassinelli e transita in perfetto orario dalla seconda conca, per arrivare al Canoa Club di Migliarino quando mancano pochi minuti a mezzogiorno. Nel pomeriggio, dopo un pranzo veloce sotto qualche goccia di pioggia, si riparte alla volta di Comacchio: il mare è ormai vicino.

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