Qualità dell’aria, Lombardia in miglioramento, ma Lodi peggiora
Ambiente Arpa segnala un trend positivo a livello regionale per il 2025, ma nel Lodigiano si registra un aumento dei superamenti dei limiti di Pm10 rispetto all’anno precedente
Migliora ovunque la qualità dell’aria in Lombardia, ma non a Lodi. A due settimana dalla fine dell’anno Arpa segnala per il 2025 un trend in miglioramento della qualità dell’aria a livello regionale, con valori complessivamente più bassi del passato. Lodi però va in controtendenza e peggiora i dati comunicati dall’Agenzia Regionale alla stessa data dell’anno scorso.
A oggi, secondo i dati raccolti nelle centraline dell’Arpa, nel 2025 sarà rispettato ovunque il limite annuale per il Pm10 fissato a 40 microgrammi per metro cubo, con concentrazioni simili o inferiori a quelle del 2024. Rimangono però superamenti del limite sul numero massimo di giornate (35 in un anno) con concentrazione media superiore a 50 microgrammi per metrocubo. E questa è la prima nota dolente per Lodi. Nel 2024 (dati al 15 dicembre), il capoluogo lodigiano era sesto nella graduatoria delle peggiori città Lombarde con 42 giornate di superamento del limite di concentrazione. Quest’anno (dati al 18 dicembre) Lodi è seconda, con 47 giornate di superamento, solo dietro Milano, 64 giorni (57 nel 2024). Nel 2023 a Lodi le giornate di superamento furono 43. Tuttavia, il trend di lungo periodo segnala un miglioramento. Nel 2006 le giornate di superamento a Lodi furono 162, maglia nera di Lombardia (anche sopra Milano, 149)
Il valore limite di polveri sottili Pm2.5, media di 25 microgrammi per metrocubo, «a meno di eventi improbabili negli ultimi giorni dell’anno», sarà rispettato in tutte le stazioni del territorio regionale (tranne Soresina). Nella stazione peggiore di ogni capoluogo le medie (1 gennaio-18 dicembre) per Lodi sono uguali a quelle dell’anno scorso, 21 microgrammi per metro cubo (stesso valore 2023), alla pari di Milano, terzi dietro Monza e Cremona. Il biossido di azoto No2 non ha superato la media annuale di 40 microgrammi per metro cubo, la soglia prevista dalla normativa, in nessuna città capoluogo: Lodi è al quinto posto in Lombardia (insieme a Bergamo e Pavia) con 25 microgrammi per metro cubo, valore in aumento rispetto ai 22 del 2024. Al contrario degli altri, l’ozono «supera in modo diffuso i target previsti dalla normativa», con un andamento di lungo periodo ancora non chiaro.
I dati suggeriscono quindi un miglioramento generalizzato della qualità dell’aria in Lombardia, tranne in alcuni casi puntuali, come Lodi che rientra quindi tra le eccezioni, segnalate da Arpa «presumibilmente legate a specificità locali». Nel lungo periodo, in ogni caso, anche Lodi segnala una tendenza in forte miglioramento rispetto a 20 anni fa. In attesa delle conferme finali di fine anno, «Il trend positivo dovrà comunque continuare nel tempo – sottolinea Arpa -, anche alla luce della direttiva europea 2024/2881, che fissa obiettivi ambiziosi, più bassi rispetto agli attuali, e alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per molti parametri ancora più stringenti».
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