Qualità della vita, il Lodigiano tiene in classifica ma l’offerta di cultura e tempo libero resta il vero tallone d’Achille del territorio

La Provincia sale al 48esimo posto guadagnando una piazza: bene giustizia, sicurezza ed economia, negativi invece i riscontri per sanità, clima e ristorazione

Qualità della vita, la provincia di Lodi tiene, anzi fa un piccolo passo in avanti. Nella classifica annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita dei territori, sulle 107 province italiane, Lodi si classifica al 48esimo posto, in miglioramento di una posizione rispetto all’anno passato.

Nelle sei aree tematiche prese in considerazione, la miglior performance arriva da Giustizia e Sicurezza, in cui il Lodigiano guadagna la posizione 7 in classifica, anche se in arretramento di tre posizioni. Bene anche gli Affari e Lavoro, dove scala la classifica di quattro posizione e si posiziona al 21esimo posto. Un balzo in avanti arriva nell’area Ricchezza e consumi, con +16 posizioni e il 38esimo posto in graduatoria, e nell’area Ambiente e Servizi, +17 posizioni ma partendo da una situazione molto arretrata, per effetto della quale si raggiunge solo il 59esimo posto in classifica.

In Demografia e società invece si arretra di cinque posizioni al 37esimo posto. Tallone d’Achille rimane l’offerta in Cultura e Tempo Libero, dove addirittura si scende di -19 posizioni e si tocca la parte bassissima della classifica in posizione 97.

Tra i singoli indicatori che compongono le diverse aree tematiche, siamo ai vertici italiani nella Popolazione con crediti attivi (posizione 5), nelle nuove iscrizioni di imprese (posizione 7) e nella quota di export sul Pil (posizione 4), nei reati legati agli stupefacenti (posizione 4), negli iscritti all’Aire (posizione 1 con un valore quattro volte più basso della media italiana), nella digitalizzazione delle amministrazioni (posizione 5).

Al contrario, tra gli indicatori peggiori figurano l’indice del clima (posizione 103), il patrimonio museale (posizione 105), la presenza di ristoranti (posizione 106, penultimi in Italia), e ancora l’energia elettrica da fonti rinnovabili (posizione 104), la presenza di medici di medicina generale (posizione 105, terzultimi per professionisti attivi ogni 1.000 abitanti) e di psichiatri e psicologi clinici (posizione 100).

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