
La “mazzata” si fa sempre più pesante. Nel Lodigiano con la scomparsa della Provincia rischiano di sparire anche la questura, la prefettura, la Motorizzazione, la sede dell’Inps e il Provveditorato. La seconda “puntata” della manovra economica del governo Monti ha tutta l’intenzione di tagliare la maggior parte degli uffici dello Stato, specialmente quelli che si occupano di sicurezza, una decisione che fa presagire al presidente di San Cristoforo uno scenario drammatico. «Spariranno tutti gli uffici dello Stato - afferma Pietro Foroni - e non certo per iniziativa locale. Con l’eliminazione della questura e del comando provinciale dei carabinieri ci sarà meno sicurezza sul territorio, si tornerà indietro anni luce. I Comuni subiranno tagli che si ripercuoteranno anche sulle polizia locali, mi auguro che il distaccamento di Lodi della polizia provinciale possa sopravvivere. L’esecutivo è sordo e cieco davanti a queste considerazioni e continua con un’ottica tipicamente da “Roma centro”».
Per quanto riguarda la questura, al momento non ci sono notizie certe sull’organizzazione, come confermato dai sindacati. Saverio Perugini, segretario provinciale del Siulp, sottolinea che tra gli agenti si respira una certa preoccupazione: «In questo modo verrebbe a mancare un organo di pubblica sicurezza, risponderemo a un’altra questura che non conosce le necessità del territorio, diventeremmo un distaccamento. Se ci dovessero declassare perderemmo uomini, ma l’organico è già ridotto. Per una provincia come Lodi se perdiamo 5 uomini siamo già rovinati. La “spending review” ha peggiorato la situazione, sia sul fronte del parco macchine sia sulla manutenzione». Francesco Guidi, segretario provinciale del Siap, puntualizza che in questo clima d’incertezza (anche politica) non si sa ancora che cosa succederà, ma nonostante tutto gli agenti saranno sempre in campo per i cittadini: «Il presidio non sparirà ma diventerà un commissariato - afferma -, Lodi è un territorio importante e rispetto ad altri si vive meglio. La sicurezza sarà garantita anche in futuro, l’impegno dei poliziotti non verrà meno».
Greta Boni
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