Protesta all’Inps, pensionati spediti a casa

(ore 17) Sulla vicenda del’assemblea all’Inps di Lodi interviene il direttore provinciale Maria Lago e precisa: «L’assemblea sindacale di ieri 14 dicembre è stata legittimamente richiesta e autorizzata dall’Istituto, sulla base della normativa vigente. Come sempre - continua la dirigente - in questi casi, la Direzione provinciale dell’Inps ha provveduto con congruo anticipo ad informare l’utenza, tramite avviso affisso nei locali di accesso al pubblico, preavvisando di possibili disagi. Stessa nota è stata inviata alle Autorità competenti e agli organi di stampa locali».Mentre sul provvedimento disciplinare che ha portato alla protesta la direzione non aggiunge nulla: «per sua natura seguirà il normale percorso previsto dai codici e dalle norme vigenti» spiega Lago.

(ore 9) Dipendenti dell’Inps in protesta, gli uffici di via Besana restano chiusi. E gli utenti sono costretti a tornare a casa. Non sono mancati momenti di grave disagio ieri mattina con gravi ricadute sui pensionati che si sono presentati agli sportelli. Oltre 50 persone si sono riunite in assemblea, al quinto piano del palazzo e poi hanno occupato l’ufficio della direttrice. A indire la manifestazione è stato il sindacato Usb che raccoglie molti iscritti. L’obiettivo? Spingere la direzione a ritirare il provvedimento disciplinare avviato giorni fa nei confronti del rappresentate delle Rsu Michele Riccardi a causa di una mail sulla morte del bambino immigrato abbandonato sulla spiaggia. La direzione contesterebbe il fatto che Riccardi abbia utilizzato la casella istituzionale e non quella sindacale e l’abbia fatto in orario di lavoro, inoltre riterrebbe che i contenuti del messaggio abbiano turbato la serenità dei dipendenti.

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