Profughi, nel Lodigiano potrebbero esserci altri 200 arrivi

Se gli sbarchi continueranno con il ritmo di questi giorni e si arriverà alla quota di 50mila profughi, nel Lodigiano potrebbero esserci altri 200 arrivi. A indicare questi numeri, come valori massimi, è Roberto Giarola, che coordina la gestione dell’emergenza in Lombardia e che ha convocato questa mattina un tavolo di coordinamento in provincia a cui hanno partecipato alcuni sindaci, la giunta di Palazzo San Cristoforo e funzionari della prefettura. Al tavolo insieme al rappresentante della Protezione civile c’era il presidente della Provincia Foroni, che ha sostenuto la necessità di una “regia” locale condivisa da Provincia e Comuni con il necessario coordinamento della Prefettura. «Stop alle imposizioni dall’alto» è il messaggio chiaro di Foroni. La gestione “dall’alto” nelle scorse settimane ha causato il malcontento della quasi totalità degli amministratori locali, che hanno lamentato mancanza di comunicazione e incertezze sulle responsabilità e sui ruoli. Designare un soggetto attuatore per la Lombardia, Giarola appunto, è stato un primo passo, ma secondo le province - e secondo Foroni - non è abbastanza: «La nostra è la posizione già emersa nell’ambito dell’Upl (Unione delle Province Lombarde) e cioè che debba essere individuato al più presto un soggetto territoriale che abbia il compito di valutare le scelte relative all’accoglienza degli aventi diritto asilo, per evitare che le decisioni vengano calate dall’alto». La soluzione sarebbe affidare questo ruolo al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che è già esistente e che comprende la Provincia, il Comune capoluogo, i rappresentanti delle forze dell’ordine e la Prefettura, e che potrebbe allargarsi a comprendere altri enti locali.

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