Profughi, altri 39 arrivi nel Lodigiano

Altri 39 profughi in arrivo nel Lodigiano. Sono questi i nuovi numeri dell’emergenza, comunicati pochi giorni fa ai sindaci del territorio dalla Prefettura. Superata la soglia dei 30 mila arrivi in Italia, si alza così anche la quota di ospiti che spettano alla provincia tra quelli sbarcati sulle coste del Sud Italia dal Nord Africa. Secondo i nuovi calcoli della Prefettura, saranno 39 quelli che arriveranno nel Lodigiano nei prossimi giorni. E la macchina dell’accoglienza si è già messa in moto. La missiva della Prefettura segue l’ultimo tavolo provinciale del 2 agosto scorso, in cui si era discusso delle eventuali disponibilità dei comuni ad affrontare una nuova ondata di arrivi nel Lodigiano. Nero su bianco, ci sono anche le prime ipotesi di accoglienza sulla base della divisione tra distretti sanitari. Tra le strade possibili per questa nuova ondata di arrivi, ci sono le disponibilità di Lodi, Corte Palasio, San Martino in Strada e Casalmaiocco. Secondo le prime indiscrezioni, sarebbero tre le nuove “basi” dell’accoglienza in città. A tamponare l’emergenza profughi a Lodi, sarebbe già pronta una struttura nella zona dell’ex macello in via Defendente. Dotata di servizi igienici, ma non di cucina, potrebbe ospitare un massimo di 6 migranti e al momento è libera. Negli “appunti” della Prefettura, anche l’ex asilo Bulloni di viale Piacenza e la Colonia Caccialanza, ai limiti della città e ai confini con il fiume Adda, a pochi passi da Boffalora, cornice abituale di centri estivi per anziani e bambini del capoluogo fino al mese di settembre. E solo poi, quindi, disponibile ad eventuali interventi di ristrutturazione funzionale per l’accoglienza. Tra i volenterosi anche il comune di Corte Palasio, che avrebbe già messo a disposizione alcuni locali per l’accoglienza, già utilizzati per ospitare migranti su cui, però, pesa lo stato di conservazione che non permetterebbe una risposta a lungo termine. E per cui sarebbero necessari «significativi interventi» di recupero. Da San Martino, invece, è arrivata la disponibilità per un’abitazione non ammobiliata in via Vittorio Emanuele II che potrebbe accogliere fino ad un massimo di quattro persone. Ultima possibilità nel distretto di Lodi, quella di Casalmaiocco, che ha invece messo sul piatto 2 mini alloggi per anziani, disponibili però non prima di dicembre. Nessuna ipotesi di accoglienza percorribile a breve sarebbe invece arrivata dai distretti sanitari di Sant’Angelo e Casalpusterlengo. Se c’è certezza sui numeri dei nuovi arrivi, sull’accoglienza nuove ipotesi potrebbero essere formulate nel tavolo sull’emergenza profughi in programma per le 18.30 di giovedì 25 agosto. E non è escluso che si torni a parlare di Villa Redentore, l’ex sede del Pime a Vigarolo, comune di Borghetto Lodigiano, ma di proprietà del comune di Sant’Angelo. Nei giorni scorsi, infatti, proprio l’immobile che ospitò la scuola d’arte bianca e il pontificio istituto missioni estere è stato visitato dal sindaco di Sant’Angelo Domenico Crespi e da un funzionario della Prefettura. L’obiettivo era valutare i lavori necessari per il recupero, dopo la proposta dello stesso sindaco di metterlo a disposizione per la creazione di un centro di accoglienza di migranti e richiedenti asilo.

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