
«Meno male che ha aperto!». È la frase che si sente ripetere più spesso all’ingresso del Belgiardino, che nel corso di questo weekend ha ufficialmente inaugurato la sua stagione, anche se il meteo non è stato del tutto clemente. Dalle 11 di ieri, il parcheggio (gratuito) ha iniziato a poco a poco a riempirsi, posteggiato all’ombra c’era anche un pullman in arrivo da Milano, che ha scaricato lungo l’Adda una sessantina di persone: la voce che il parco avrebbe inaugurato le piscine ha superato i confini della provincia e c’è chi non ha voluto perdere l’occasione. Ai cancelli il personale di Acquatica, riconoscibile per la maglietta rossa, fornisce informazioni agli utenti sui prezzi.
Il punto più affollato del polmone verde è l’area relax, presa d’assalto dalle famiglie per la grigliata della domenica. Tutti arrivano attrezzati: frigorifero portatile (piuttosto pesante, a giudicare dall’espressione di chi lo trasporta); posate e attrezzatura per cuocere la carne; materassini per far star comodi i più piccoli e, naturalmente, tutto l’occorrente per giochi, tuffi e tintarella. I bidoni per i rifiuti ci sono, nella speranza che siano utilizzati e che non si ripetano gli abbandoni del passato.
Lettini e sdraio iniziano a sparpagliarsi qua e là, tra sole e ombra, a seconda dei “gusti”. I primi a buttarsi in acqua sono i bambini, con genitori al seguito, mentre nella vasca più grande tentano il tuffo solo tre temerari: «Brrrr», si sente sul bordo, a fermare i nuotatori è la sensazione di freddo iniziale, ma basta qualche minuto e l’aria si riempie di “splash”.
«Ieri (sabato, ndr) - spiega Renato La Rana di Acquatica, la società che ha vinto il bando del Comune - abbiamo avuto 40 utenti paganti per la piscina. Siamo ancora un po’ in subbuglio, non lo neghiamo, perché abbiamo dovuto aprire di corsa, gli intoppi nel corso della giornata non mancano». Acquatica, però, si sta dando da fare per provvedere agli ultimi interventi. «In settimana la società incaricata dal Comune finirà di pulire l’ultima vasca, poi tutto sarà a posto. Abbiamo una squadra all’interno del parco in pianta stabile, per pulire e per spiegare con discrezione a chi utilizza l’area pic nic quali sono le norme».
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