Primarie a Lodi, sarà una sfida a 5

Cade il velo sui (nemmeno troppo) misteriosi candidati alle primarie. E sale la tensione per la conquista della poltrona del sindaco. All’appello ci sono ufficialmente cinque sfidanti. La libraia Michela Sfondrini, l’ex il consigliere uscente Pierantonio Rancati e l’assessore Silvana Cesani avevano già dichiarato di voler essere della partita. Finalmente anche i due “big” del Pd escono allo scoperto: si tratta di Andrea Ferrari e Simone Uggetti. A differenza di quanto auspicato inizialmente dalla segreteria provinciale, il Pd non arriverà all’appuntamento con un solo uomo. Ferrari ha già raccolto tutte le firme necessarie per presentare la sua candidatura, arrivando a 130, la raccolta si è conclusa domenica alle 15 e alla fine della settimana la sua squadra presenterà ufficialmente alla città il suo programma. «Aspetto prima il passaggio formale di mercoledì (domani, ndr), quando si terrà l’assemblea tra gli iscritti del partito», commenta il diretto interessato. Anche Rancati è a metà dell’opera: «Avevo già annunciato la mia decisione - spiega -, al contributo politico seguirà quello sui contenuti, la mia proposta è basata su un approccio diverso nei confronti della città». Non ha ancora sciolto le riserve un altro consigliere uscente, Daniele Passamonti, il quale spiega che nei prossimi giorni svelerà la sua decisione. In questi giorni c’è un’altra questione che “tormenta” il centrosinistra lodigiano: l’ipotetica entrata in scena dell’ex vicepresidente della Provincia di Lodi Fabrizio Santantonio, il quale non è riuscito a conquistare il secondo mandato in consiglio regionale nonostante il numero più alto di preferenze. Uggetti invece aveva già organizzato una prima uscita pubblica nelle scorse settimane, per lanciare la sua candidatura, e ora presenta addirittura il “programma”: «Sono a disposizione. Ritengo di poter portare il mio contributo, dopo diversi anni di esperienza amministrativa in Comune – dichiara –. Sono convinto che ci sia un lavoro importante da svolgere e continuare in Broletto. Ci aspettano nei prossimi anni delle sfide difficili, per questo serve un lavoro di squadra e la mobilitazione di diverse intelligenze. Per ora mi sto confrontando con le varie realtà del capoluogo. Uno degli aspetti che metterò al centro della mia riflessione è quello del lavoro, in un momento di crisi molto forte, che sta vivendo il Paese e il territorio, che va legato a quello della comunità, per dare una risposta alla fase di difficoltà e al disagio crescente nella società. Infine occorre, a mio parere, puntare su innovazione ed efficienza».

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