Presidi, nominati i reggenti

Raffica di presidi reggenti per le scuole lodigiane. La direzione scolastica ha coperto gli 8 posti vacanti del territorio, 7 dei quali l’anno scorso già coperti da un reggente. A perdere il titolare è, invece, la direzione didattica di Casale. Al posto di Cristiano Grassi, che ha ottenuto il pensionamento, è arrivato il reggente Piero Cattaneo, già titolare alla media di Casale. Si tratta di una specie di anticipo del ridimensionamento previsto dalla riforma per cui alcuni dirigenti delle medie prenderanno sotto la loro guida anche le elementari. È così, infatti, anche per Maria Rapelli: titolare della scuola media di Codogno, è stata nominata reggente anche alla direzione didattica nello stesso comune, al posto di Ottorino Buttarelli che è andato in pensione. All’Istituto di istruzione superiore di Codogno, che comprende anche il Calamandrei e Villa Igea di Lodi, è rimasto come reggente Celestino Cremonesi che però è stato nominato titolare a Cremona. Il comprensivo di Mulazzano resta a una reggente. Invece di Rossella Zucchetti, però, già dirigente a Zelo, è arrivata Tiziana Rainò, preside al comprensivo di Castiglione. Alla scuola media Cabrini di Sant’Angelo, l’anno scorso in reggenza alla dirigente di Lodi Vecchio Maria Grazia De Carolis, è arrivato il titolare del Gandini Abele Bianchi. Il comprensivo di Tavazzano, invece, è stato affidato, in reggenza, come lo scorso anno, al preside del liceo Piazza di Lodi e dell’istituto Pandini di Sant’Angelo Antonio Posata. A Massimo Jovacchini, dirigente al terzo circolo di Lodi è stata affidata anche la Morzenti di Sant’Angelo, prima assegnta a Grassi. Unico reggente in arrivo da un’altra provincia è Antonello Risoli, preside al comprensivo di Chignolo Po. Quest’ultimo è stato nominato reggente alla direzione didattica Collodi di Sant’Angelo dove l’anno scorso era reggente Ornella Cassè, già preside al liceo Novello di Codogno.

I dirigenti con più compiti sono sicuramente Cremonesi e Posata, anche se la Rainò dovrà macinare un bel po’ di chilometri per fare la spola tra le due scuole di Mulazzano e Castiglione. Qualcuno, come Bianchi, preside del Gandini, ha preferito tutelarsi dando già in anticipo la sua disponibilità. «Sapevo - spiega - che in Lombardia mancavano 590 presidi. Noi siamo in 1200 e quindi la possibilità che, pur non dando la disponibilità, fossimo nominati d’ufficio chissà dove non era tanto lontana. Per questo motivo ho preferito giocare d’anticipo e rendermi disponibile per la media di Sant’Angelo, vicino a Lodi. C’era addirittura chi aveva 3 scuole e questa discrepanza non mi sembrava giusta. Già una volta ero stato nominato d’ufficio: appena arrivato a Lodi come preside del Gandini, mi avevano affidato anche il Volta per sostituire Stefano Taravella che era stato nominato provveditore. Per me, che ero appena arrivato a Lodi, era una bella fatica. Alla fine però si è rivelata un’esperienza interessante. Se uno ha un po’ di passione riesce a organizzarsi».

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