Presentato a Milano il francobollo per Sergio Ramelli

STUDENTE AMMAZZATO Il 19enne lodigiano iscritto al Fronte della gioventù fu ferito a colpi di chiave inglese il 13 marzo 1972 e morì in ospedale il 29 aprile

Lodi

È stato presentato ieri al Palazzo Reale di Milano il francobollo dedicato al giovane lodigiano Sergio Ramelli, militante del Fronte della gioventù, la formazione giovanile del Movimento sociale italiano, che era morto dopo un mese e mezzo di agonia per le conseguenze dell’aggressione a colpi di chiave inglese subita per la strada a Milano il 13 marzo 1975 da un gruppo legato ad Avanguardia Operaia ed è sepolto al cimitero Maggiore di Lodi. Nella ricorrenza dei 50 anni dall’aggressione a Milano sono intervenuti Paola Frassinetti, sottosegretario dell’Istruzione e del merito, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy e il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Per l’occasione il deputato di Fratelli di Italia Riccardo De Corato, vice presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera ha dichiarato tra l’altro «Sergio fu massacrato per la sola colpa di aver scritto un tema sui crimini delle Brigate Rosse all’Istituto Molinari. Lo conobbi nella sede della Federazione dell’Msi di via Mancini, quando ero un giovane dirigente del Fronte della gioventù. Ramelli pagò con la vita per le sue idee come accadde esattamente un anno dopo, il 29 aprile 1976, a Enrico Pedenovi ucciso da un commando di Prima Linea. Erano gli anni di piombo, una pagina terribile della storia di Milano che mi auguro non torni più». Il ministro Valditara nella stessa giornata proprio al Liceo Molinari aveva intitolato una nuova targa in ricordo di Ramelli, con contestazioni di manifestanti esterni e studenti all’ingresso della scuola. L’assessore regionale Romano La Russa si augura che «si superino gli steccati ideologici che hanno visto gli uni contrapposti agli altri. Mi auguro che il 29 aprile, anniversario della morte del povero Sergio, diventi una data di pacificazione per tutti, a destra e a sinistra, contro l’odio e contro la violenza».

Il francobollo, emesso da Poste Italiane in 200.025 esemplari, riprende un ritratto pittorico raffigurante Sergio Ramelli ispirato a un’opera di Daniele Dell’Orco e riprodotto per gentile concessione dell’autore.

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